I New York Knicks stanno cavalcando una serie positiva di otto vittorie consecutive, occupano il quarto posto a Est e Julius Randle, leader tecnico ed emotivo della squadra, ha avanzato da mesi una serissima candidatura al premio di Most Improved Player 2021.
I numeri dell’ex giocatore dei Lakers sono a dir poco eccellenti. Grazie ai suoi 23.9 punti, 10.5 rimbalzi e 6.1 assist di media a partita, New York comincia a vedere da vicino un traguardo, quello della postseason, che manca dal 2013.
Giocare a Manhattan non è mai semplice per via della martoriante esposizione mediatica, specie se i risultati faticano ad arrivare. Tuttavia, quando il flusso positivo è dalla propria parte, il fatto di giocare tante partite ravvicinate esalta le qualità di ciascuno.
Cosa si prova a giocare nell’arena più famosa del mondo nel corso di una stagione positiva? Alla domanda, formulata da Adrian Wojnarowski durante The Woj Pod, ha risposto prontamente proprio Randle:
”Non mentirò, è estremamente divertente. Giocare al Madison Square Garden sospinti dai risultati è una sensazione vertiginosa. Ogni giocatore sogna di giocare nel nostro palazzetto ed io non nego di sentirmi un privilegiato, dal momento che posso farlo praticamente ogni due sere. Il pubblico non è al completo per ragioni sanitarie, è vero, ma i presenti ci trasmettono grande energia comunque. Andando in giro per la città senti positività e questo è un vantaggio per noi che vestiamo una delle maglie più pesanti della lega.”
Continua Randle:
“Quando arrivai a NYC due anni fa, la situazione era sconcertante. Sono felice di quello che abbiamo costruito in queste stagioni, passando con pazienza attraverso un processo di ricostruzione. I giovani stanno crescendo ed i veterani hanno avuto un impatto essenziale nel velocizzare tale processo . La mia stagione è tale solamente grazie all’intero roster. Siamo un gruppo coeso e ciò ci aiuterà parecchio quando si alzeranno pressione e tasso tecnico degli avversari.”
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