La vittoria di questa notte sui Boston Celtics ha regalato il primo posto in Eastern Conference ai Brooklyn Nets: una partita combattuta che, alla fine, gli uomini di Steve Nash portano a casa grazie a Joe Harris, Jeff Green e Kyrie Irving.
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Nonostante Irving abbia sfiorato la tripla doppia – 15 punti, 9 rimbalzi e 11 assist per lui – la sua non è stata una serata particolarmente prolifica al tiro: dal campo ha registrato il 21.1% (4/19), facendo peggio da tre con zero tiri su sei tentativi. Poco importa visto il risultato finale, come spiega Irving a fine partita:
“Oggi abbiamo giocato con il giusto atteggiamento, ma non sono e non sarò mai contento dopo una serata dove ho segnato 4 tiri su 19. Alla fine l’importante era la vittoria: nonostante le mie difficoltà al tiro, mi sono concentrato sui dettagli per aiutare la squadra, trascinando i compagni o farmi trovare nel posto giusto poco importa, l’importante era vincere”
Senza James Harden e Kevin Durant, i Nets hanno trovato una vittoria importante dopo una serie altalenante di partite. Kyrie Irving non ha mai avuto dubbi sulle qualità della squadra e sul fatto che, prima o poi, i Nets avrebbero conquistato il primo posto:
“Il primo posto ci fa molto piacere, ma è una cosa che mi aspettavo: questa squadra ha qualità e siamo molto uniti. Questa squadra può volare davvero alto: abbiamo sempre creduto in noi, nelle nostre qualità e nel nostro gioco. Se siamo primi è perché abbiamo sempre creduto in noi”
Una vittoria che fa morale, soprattutto in vista del big match di domenica contro i Suns, numeri due a Ovest:
“Domenica affrontiamo i Suns, una squadra davvero forte con tanti giocatori incredibili: Paul è un veterano, Devin Booker è uno dei migliori, ho molto rispetto per lui e non vedo l’ora di giocarci”
La brutta prestazione al tiro di Irving ha stupito Steve Nash che, però, non si preoccupa più di tanto:
“Non era in serata, è raro ma è capitato. Non ha segnato come fa di solito ma ha fatto bene in difesa e, nel complesso, ha attirato molta attenzione su di sé: è stato eccezionale giocando in modi diversi da quelli a cui siamo abituati”
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