I Golden State Warriors escono con le ossa rotte dalla partita contro i Dallas Mavericks, una sconfitta che preoccupa Steve Kerr e che rende ancora più complicata la loro corsa ai Playoff. Nonostante i 27 punti di Steph Curry, Golden State si deve arrendere di fronte ai 39 punti di Luka Doncic, il man of the match.
Disastrosi nel primo e nel secondo quarto, dopo l’intervallo gli uomini di Kerr hanno cercato di rientrare, inutilmente, in partita. Una prestazione figlia dell’atteggiamento sbagliato, come dichiara Steve Kerr nell’intervista post-partita:
“La partita più importante dell’anno era finita ancor prima di giocarla: loro sono scesi in campo come se dovessero giocare una partita dei Playoff, noi come se fosse un’amichevole: è stata una partita molto deludente”
Una prestazione che preoccupa l’allenatore degli Warriors dove, se in attacco la squadra è riuscita a riprendersi dopo il blackout iniziale, in difesa ha concesso troppo agli avversari. Questo, insieme alla mancanza di intensità, non è piaciuto a Steve Kerr:
“Non mi preoccupa l’attacco e la carestia di punti, ma mi preoccupa la difesa e l’intensità messa in campo, la preparazione e, soprattutto, il giusto atteggiamento competitivo e oggi è mancato tutto questo. Sono il capo allenatore, mi assumo le mie responsabilità e oggi non erano, chiaramente, pronti a giocare”
Steve Kerr ammette di non aver fatto allenare la squadra in settimana, una scelta presa per far riposare i giocatori in vista di una partita così importante:
“Per noi questa è stata una stagione davvero molto sfiancante: mi sembrava la scelta più giusta da fare, vedremo per quanto tempo ancora lo faremo”
L’ultima speranza Playoff per gli Warriors è cercare di conquistare la settima o l’ottava posizione per avere più chance di vittoria nel torneo play-in.
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