Risultati NBA: Doncic e i Mavs a valanga sugli Warriors, successi anche per Bucks e Nets
In una notte NBA caratterizzata da tante conferme, l’unica vera sorpresa arriva dal campo dei Celtics, dove i generosi padroni di casa consentono ai Thunder di interrompere la striscia di 14 sconfitte consecutive. Portland dilaga a Indianapolis nel segno di Simons, mentre Minnesota firma il terzo successo di fila contro i derelitti Rockets
Grazie al successo ottenuto sul parquet del Toyota Center – prima volta dall’ormai lontano 2012 – Minnesota mette la firma sulla terza vittoria consecutiva di questa travagliatissima stagione.
Per l’occasione, a decidere l’incontro in favore degli ospiti ci ha pensato Karl-Anthony Towns con i suoi 31 punti, che insieme al 19+9 targato Anthony Edwards consentono ai suoi di guadagnare un discreto margine nella prima metà di gara, con il tabellone che tra il secondo e il terzo quarto segna 9 punti di vantaggio sui padroni di casa (59-50).
La reazione di Houston non tarda però ad arrivare e la truppa di coach Silas riesce a mettere addirittura la freccia, prima che l’ultimo quarto – pur senza Towns, fuori per falli – veda gli ospiti piazzare il controsorpasso decisivo.
Il tutto nonostante i 24 punti e ben 18 assist di Christian Wood e il 28+9 di Kelly Olynyk, che non bastano per assicurare la vittoria casalinga ai Rockets.
Dopo ben cinque sconfitte consecutive, i ragazzi di coach Stotts scacciano via l’aria di crisi imponendosi nettamente sul campo dei Pacers, costretti a sventolare bandiera bianca di fronte alla verve offensiva di Anfernee Simons.
Con nove triple mandate a bersaglio e i conseguenti 27 punti a referto in soli 24 minuti in uscita dalla panchina, più che i soliti Lillard e McCollum è stata infatti la guardia di riserva a mettere la firma sul successo dei Blazers grazie a una strepitosa mira dall’arco, a cui Indiana non è stata in grado di rispondere a tono.
Dopo un primo quarto equilibrato (34-35), infatti, gli ospiti escono allo scoperto tra il secondo e il terzo periodo mettendo a ferro e fuoco la difesa avversaria e volando addirittura sul +35, un distacco poi reso un po’ meno cocente dal garbage time finale.
Oltre a uno strepitoso Simons, anche i già citati Lillard – 23 punti e 6 assist – e McCollum – 20 punti – fanno la loro parte, mentre tra le fila dei rimaneggiatissimi padroni di casa il migliore è Oshae Brisset con la doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi.
(21-41) Oklahoma City Thunder 119 – 115 Boston Celtics (32-30)
E’ servita la trasferta del TD Garden ai Thunder per spezzare una maledizione lunga ben 14 gare e tornare al successo – scongiurando dunque il nuovo record di franchigia di 15 sconfitte di fila – contro una formazione ben più quotata, ma che da inizio stagione vivacchia tra alti e bassi.
Evidentemente, quella dei Celtics dev’essere stata la classica notte a tinte fosche, nel corso della quale i padroni di casa subiscono l’inaspettata esuberanza di OKC incassando 6 punti di distacco tra il primo e il secondo quarto (55-49).
Le tante palle perse dagli ospiti (27) consentono agli uomini di Brad Stevens di tornare in partita nonostante una mira decisamente rivedibile – 13-30 da tre e 28-36 dalla lunetta -, con i padroni di casa che a fine terzo quarto riescono a pareggiare sul 78-78.
L’ultimo chilometro, però, premia gli sforzi dei Thunder, che ringraziano la freddezza di Theo Maledon dalla lunetta e la schiacciata di Isaiah Roby nei secondi finali, utili a tenere a debita distanza Brown e soci.
A proposito di Brown, il numero 7 di Boston è uno dei pochissimi a salvarsi con una straordinaria prova da 39 punti e 11 rimbalzi, supportato – inutilmente – dai 28 punti di Payton Pritchard.