L’esordio NBA di Gabriel Deck, cestista argentino arrivato ad OKC dal Real Madrid, è stato accompagnato da una nutrita attenzione mediatica, come sempre avviene, del resto, quando un giocatore lascia il Vecchio Continente a stagione in corso per sposare la causa delle lega più famosa al mondo.
L’emozione, specie se infiammata dalla novità di un contesto eccellente, porta spesso a disattendere alcune aspettative. Nel caso specifico, Deck non ha particolarmente brillato da un punto di vista statistico contro i Pelicans, limitato presumibilmente anche dalle poche motivazioni che animano i Thunder in questo ultimo tratto di stagione.
Di seguito, le parole entusiaste rilasciate da coach Mark Daigneault, che, paradossalmente, non ha ancora avuto occasione di allenare il ragazzo con il resto della squadra:
”Può giocare a livello NBA senza dubbio. È qui per questo motivo. Non si è ancora allenato con il gruppo, ma ha già dimostrato grande disponibilità. Quando entrerà nei meccanismi della squadra, dimostrerà il suo valore. Siamo una squadra ‘internazionale’ e non abbiamo paura di crescere amalgamando le idee di giocatori provenienti da continenti diversi. Il suo approccio mi ha ricordato quello di Pokusevski e Maledon. Noto questa tendenza propositiva nei ragazzi provenienti da contesti FIBA e sono convinto che la nostra crescita comporterà anche la capacità di risultare imprevedibili ed innovativi agli occhi degli avversari.”
Deck è stato nominato nel secondo miglior quintetto del Mondiale FIBA 2019, forte di aver guidato la propria nazionale alla medaglia d’argento. In tale occasione, l’ex giocatore del Real Madrid segnò 13.9 punti e catturò 3.1 rimbalzi di media a partita.
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