Secondo il punto di vista di Steve Kerr, allenatore dei Golden State Warriors, i giocatori moderni sottovalutano sempre più l’utilità dei fondamentali, spesso accantonati in favore della giocata ad effetto o trascurati con atteggiamento di sufficienza.
Al termine dell’ultima partita, nella quale i suoi Warriors sono stati sconfitti da Minnesota con il punteggio di 126-114, Steve Kerr, analizzando impietrito i dati statistici dell’incontro, si è detto irritato da un’evidenza numerica in particolare: i T’Wolves hanno catturato 23 rimbalzi in più di Golden State.
Di seguito, le parole del coach, rilasciate ai microfoni di ESPN:
”Questa è la fotografia della NBA moderna. I giocatori non fanno più affidamento sui fondamentali, dimenticandosi, ad esempio, di mantenere il contatto fisico con il diretto avversario sotto canestro. Non c’è nulla da fare. Il tagliafuori sembra essere passato di moda. Questo discorso non vale solo per la mia squadra, anche se sono i nostri numeri ad essere impietosi oggi. Ogni sera, guardando le partite dei nostri avversari, noto tanti errori di disattenzione. Noi non possiamo trascurare certe situazioni a rimbalzo, dal momento che siamo una squadra ‘piccola’ e poco fisica.”
Continua Kerr, espandendo il bersaglio della propria invettiva:
”Tralasciando il discorso sui rimbalzi, proviamo ad analizzare l’approccio difensivo. Oggi, licei ed università preparano i ragazzi esclusivamente da un punto di vista offensivo. Giocano di flusso, lasciando continuamente occasioni di contropiede agli avversari. Per questo motivo, i giovani che arrivano in NBA non sono abituati ad interpretare la difesa schierata come un lavoro d’orchestra. Bisognerebbe invertire la tendenza, anche perché essere sostituti puntualmente dopo gli errori banali aiuta qualsiasi ragazzo di quindici anni a crescere, senza minarne il futuro.”
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