Non ci siamo. Sono ormai lontani i tempi in cui Kevin Love dominava in NBA a suon di doppie-doppie. Lo smalto di un tempo sembra adesso aver lasciato posto ad un nervosismo incontrollabile, almeno così pare se si analizza l’ultimo episodio che lo ha visto protagonista: nella partita poi persa contro i Toronto Raptors, Love ha effettuato una rimessa da canestro subito decisamente controversa, regalando possesso e tripla agli avversari. Un gesto colmo di nervosismo, che è costato al giocatore un ultimo periodo da spettatore in panchina.
Non è la prima volta che Love si lascia trascinare dalle emozioni, dimostrando tutto il suo disappunto per una situazione in quel di Cleveland tutt’altro che serena. Da quando LeBron James ha lasciato l’Ohio tre anni fa, i Cavs sono tornati nell’oblio della mediocrità, lontanissimi da qualsiasi speranza Playoff. E mentre lo stesso Kevin Love giura amore eterno alla società, ci si comincia a chiedere se questa possa essere la sua ultima stagione con Cleveland.
La (non) difesa di Kings e Thunder
Chi lo avrebbe mai detto che in questa stagione avremmo avuto tre All-Star Game?
Questa settimana NBA ci racconta di due pazze partite che per punteggio e distacco tanto ci hanno ricordato la partita delle stelle: il 154-105 tra Utah Jazz e Sacramento Kings e il 152-95 tra Indiana Pacers e OKC hanno qualcosa di incredibile, due incontri che scrivono la storia di quest’annata. In quel di Utah si firma il maggior numero di punti mai segnati dai mormoni in NBA, nonché la vittoria con maggior distacco nella storia della franchigia. E se per i Kings è andata male, per OKC il tabellino finale è ancora più amaro: i 57 punti di distacco subiti contro i Pacers rappresentano la peggior sconfitta casalinga di sempre, un risultato che lo stesso coach dei Thunder Mark Daigneault ha definito imbarazzante. AAA difesa cercasi.
Mark Daigneault: “It’s embarrassing. I’m not gonna try to spin it.
We’re still grateful to play basketball. Adversity tests you.
You gotta get off your feet. It’s 0-0 tomorrow morning. It’s about turning the page and keeping the guys connected.
È brutto accanirsi su una squadra che già sta dimostrando di essere in enorme difficoltà. Ma non possiamo non mettere il dito nella piaga. I Sacramento Kings si guadagnano l’ennesima menzione tra i Flop della settimana NBA per via dell’incredibile gaffe di cui si è reso protagonista Buddy Hield nel finale dell’incontro disputato in casa dei Golden State Warriors: sotto di un punto con meno di venti secondi sul cronometro, un passaggio mal indirizzato da parte di Steph Curry apre inaspettatamente le porte del sorpasso al giocatore dei Kings, che però si scorda improvvisamente di controllare il pallone prima di iniziare il terzo tempo a canestro.
Il risultato è una goffa palla persa che tanto bene dipinge l’intera stagione di Sacramento. Quando si dice, piove sempre sul bagnato.