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Risultati NBA: Doncic incanta e batte un super Westbrook, Denver conquista vittoria e terzo posto a scapito dei Clippers

Dieci gare in una notte NBA come al solito ricca di emozioni. Serata da incorniciare per la famiglia Ball tra ritorni in campo e successi all’overtime, ridono un po’ meno invece Rockets e Thunder, affossati a domicilio da Curry e Sabonis. Chicago cade ad Atlanta senza le sue stelle, Cole Anthony firma la vittoria allo scadere dei Magic, mentre i Jazz la spuntano in rimonta contro i Raptors di VanVleet.

(32-32) Golden State Warriors 113 – 87 Houston Rockets (16-48)

Tutto secondo i piani per la banda di Steve Kerr, che al Toyota Center di Houston riporta in parità il record stagionale superando senza troppi affanni i non agguerritissimi padroni di casa.

Per l’occasione – anche se non è novità – a mettere la sua personale firma sul match ci ha pensato Steph Curry, che dopo un primo tempo con più ombre che luci, caratterizzato da un poco lusinghiero 2-12 dal campo che aveva consentito ai Rockets di galleggiare sul +6 a metà gara (49-55), pone virtualmente la parola fine sull’incontro con un certo anticipo realizzando 23 dei suoi 30 punti complessivi nel solo terzo periodo, mettendo di fatto in cascina la vittoria numero 32 dei suoi grazie a uno strepitoso parziale di 39-12.

Nulla da fare dunque per i padroni di casa, con Kevin Porter Jr. che non riesce a ripetere l’exploit di due sere fa fermandosi a 16 punti e 6 assist.

(26-38) Chicago Bulls 97 – 108 Atlanta Hawks (35-30)

Le assenze pesanti di Zach LaVine e Nikola Vucevic giocano un brutto scherzo alla squadra di Billy Donovan, costretti alla Philips Arena di Atlanta a cedere il passo ai ben più pimpanti padroni di casa.

Eppure, in avvio le cose non si erano messe poi così male per gli ospiti, che dopo aver chiuso il primo quarto sul -5 (26-31) si rifanno sotto con decisione riportandosi sul +9 prima dell’intervallo lungo (63-54) grazie anche a un parziale di 13-0.

Nel terzo periodo, però, gli equilibri si ribaltano ancora una volta, con i padroni di casa che riescono a risollevarsi schiacciando gli avversari con un perentorio 28-12 che lascia ben sperare in vista dell’ultimo periodo, nel corso del quale Chicago non riesce a trovare le energie fisiche e mentali necessarie per mettere a punto la rimonta rassegnandosi a sventolare la più classica delle bandiere bianche.

In assenza di LaVine e Vucevic ci prova Thaddeus Young a tenere alto l’onore dei suoi con 20 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, ma nella notte è un altro Young, Trae, a rubare l’occhio con 33 punti e 7 assist, che sommati al 20+11 di Clint Capela consegnano ad Atlanta la vittoria numero 35 della stagione.

(34-30) Miami Heat 124 – 107 Cleveland Cavaliers (21-43)

Tutto facile per i ragazzi di Erik Spoelstra, che in quel di Cleveland archiviano senza problemi la pratica Cavs agganciando il sesto posto ad est.

Ciononostante, in avvio sono sorprendentemente i padroni di casa a distinguersi grazie a un primo parziale da 29-36, prontamente ribaltato dal 38-24 fatto registrare da Miami per il +7 di metà gara (67-60).

Da lì in poi il match si rivela piuttosto in discesa per gli Heat, con Cleveland che non ha più le forze per rispondere e gli ospiti che di conseguenza possono limitarsi ad amministrare il risultato senza rischi o forzature di sorta.

Con 22 punti, il migliore dei suoi è Kendrick Nunn con 22 punti, mentre Duncan Robinson porta a casa 20 punti e il primato di più rapido giocatore della storia NBA a mandare a bersaglio 500 triple (152 partite, contro le 199 di Damian Lillard). Nulla da fare, invece, per i 25 punti a testa segnati dal duo Collin Sexton-Kevin Love.

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