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Risultati NBA: Davis trascina i Lakers contro Phoenix, vittorie importanti per Miami e New York

Otto gare in una nottata NBA all’insegna della lotta per l’accesso ai play-in, con Pelicans, Kings e Bulls che non vogliono saperne di arrendersi e i Celtics che invece crollano sotto i colpi di Jimmy Butler. Successi mai in discussione per Minnesota e Dallas, nonostante l’ennesima espulsione di Luka Doncic.

(31-37) New Orleans Pelicans 112 – 110 Charlotte Hornets (33-35)

Per trovare un’atmosfera un po’ più frizzante bisogna fare un salto allo Spectrum Center di Charlotte, dove i Pelicans alimentano le ultime chance di prendere parte al play-in battendo in volata i padroni di casa nonostante il career-high da 43 punti di un super Terry Rozier.

Nonostante le tante assenze della notte – Williamson, Ingram e Adams da una parte, Graham, Bridges e Hayward dall’altra – la partita si rivela ben presto prodiga di emozioni, con gli ospiti che partono con il piede giusto facendo registrare il 34-25 di fine primo quarto per poi subire un roboante sorpasso prima dell’intervallo lungo (57-67).

New Orleans, tuttavia, non ne vuole sapere di dire addio alla postseason e col passare dei minuti i ragazzi di Van Gundy si rifanno prepotentemente sotto, arrivando a mettere di nuovo la freccia grazie a una strepitosa seconda metà di gara.

A due minuti dalla fine LaMelo Ball pareggia di nuovo i conti sul 107-107; Hayes risponde con il layup, poi è lo stesso Ball che fallisce due pesantissimi liberi agevolando di molto il compito dei Pelicans, che alla fine riescono a spuntarla grazie a un altro canestro di Hayes a 12 secondi dalla fine.

(37-31) Miami Heat 130 – 124 Boston Celtics (35-33)

Il matinée del TD Garden inguaia e non poco i padroni di casa in ottica play-in, con la squadra di coach Spoelstra che si aggiudica il primo dei due “spareggi” in programma tra Miami e Boston blindando così il sesto posto necessario per accedere direttamente alla postseason.

Oltre che dall’assenza di Jaylen Brown, che la serata non fosse di quelle da incorniciare per i ragazzi di coach Stevens si intuisce già dalla prima frazione, nel corso della quale Boston incassa un parziale di 36-23 che non lascia certo ben sperare in vista del prosieguo del match.

Dal canto suo, Miami fiuta il sangue dei padroni di casa e aggredisce la preda, guadagnando un ottimo +26 prima dell’intervallo lungo (79-53).

Al rientro in campo, i Celtics mostrano ben altro approccio alla gara riuscendo a riportare il gap su distanze ben più accettabili, ma senza riuscire a piazzare la zampata del sorpasso in un finale ben più aperto di quanto i minuti iniziali lasciassero immaginare.

Il grande protagonista del colpo esterno di Miami porta il nome di Jimmy Butler, autore di 26 punti, 11 assist e 8 rimbalzi, coadiuvato dai 22 punti di Duncan Robinson e dal 20+6 di Bam Adebayo. Dall’altra parte, invece, grande prestazione da parte del solito Jayson Tatum, autore di 6 assist, 5 rimbalzi e 29 punti, uno in meno di Evan Fournier, che nell’occasione distribuisce anche 8 assist.

(40-28) Dallas Mavericks 124 – 97 Cleveland Cavaliers (21-47)

Tutto facile per i ragazzi di Rick Carlisle, che in quel di Cleveland si sbarazzano senza affanni della concorrenza dei padroni di casa nonostante l’espulsione di Luka Doncic per un colpo sotto la cintura inferto – a suo dire in maniera non intenzionale – ai danni di Collin Sexton a 10 minuti dalla fine del terzo quarto.

Questioni comportamentali a parte, per Dallas la gara si mette in discesa già dalle battute iniziali del match, con gli ospiti che volano sul +9 al termine del primo quarto (39-30) guadagnando la doppia cifra di vantaggio prima del break di metà gara (64-53).

Neppure l’assenza forzata di Doncic riesce a frenare la corsa dei Mavs, che anzi accelerano sempre di più costringendo i Cavs a tirar fuori la bandiera bianca ben prima del tempo.

Alla fine, il migliore dei suoi è Tim Hardaway Jr. con 25 punti realizzati in 27 minuti, mentre tra le fila dei padroni di casa spiccano i 24 punti e 7 assist messi a referto dal già tristemente citato Collin Sexton.

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