Gli Washington Wizards, dopo aver annichilito i Pacers con il punteggio di 142-115, sono ufficialmente approdati ai Playoff, dove affronteranno al primo turno i Philadelphia 76ers, testa di serie #1 della Eastern Conference.
L’ultima apparizione in postseason della franchigia capitolina risaliva alla stagione 2017-2018, anno in cui gli Wizards furono sconfitti 4-2 al primo turno dai Toronto Raptors. Dopo tre anni di esasperante attesa, Bradley Beal, intervistato da ESPN al termine della predetta gara di Play-in, ha voluto esternare tutta la soddisfazione derivante dal traguardo raggiunto:
“Devo tutto alla città di Washington ed alla famiglia Wizards, che mi selezionò nel lontano 2012. Ho sentito parecchie voci circa una mia presunta richiesta di lasciare la franchigia, ma ho sempre cercato di pensare al campo. Abbiamo iniziato la stagione con un record pessimo, anche a causa dei molti casi di positività riscontrati nel roster, ma abbiamo saputo rialzare la testa. Westbrook ha portato tantissimo, specie dal punto di vista caratteriale, ed ora possiamo dire finalmente di essere tornati tra le migliori franchigie della lega. Questo è il traguardo minimo ambito da ogni squadra di livello, anche perché l’atmosfera che si respira qui è irrinunciabile. Si gioca solo per vincere ora, non per centellinare. Poche pressioni contro Philadelphia? Non saranno certamente contenti dì incontrarci.”
Beal, che ha terminato la stagione regolare come vice capocannoniere della lega alle spalle del solo Stephen Curry, ha dato ampio sfoggio del suo sconfinato repertorio offensivo nel corso della stagione regolare, contribuendo largamente a un risultato storico: Washington è la prima squadra dal 1997 ad approdare ai Playoff, pur essendo sprofondata ad un certo punto della stagione a 15 partite sotto il record neutro del 50% di vittorie.
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