Play-in NBA: Golden State crolla all’overtime, Memphis si prende i Playoff
La prima vera sorpresa di questo torneo di qualificazione arriva dal Chase Center di San Francisco, dove un super Ja Morant strappa il pass per la postseason a spese dei Warriors, a cui non bastano i 39 punti del solito Curry
(#9) Memphis Grizzlies 117 – 112 Golden State Warriors (#8) [OT]
E’ servito un overtime al Chase Center di San Francisco per stabilire chi tra i padroni di casa dei Warriors e la squadra di Taylor Jenkins meritasse di avanzare al tabellone principale dei Playoff e di sfidare così i Jazz primi della classe a ovest.
Nonostante uno Steph Curry da 39 punti, cinque assist e quattro rimbalzi, al termine del supplementare a sorridere sono stati però Ja Morant e compagni, che già al break di metà gara possono contare su 13 lunghezze di vantaggio (62-49).
Il divario importante, unito a un avversario piuttosto arrembante, non è bastato tuttavia a scoraggiare i padroni di casa, che già nel terzo periodo si sono messi all’opera per limare il gap e pareggiare i conti, un traguardo ottenuto giusto in tempo per la sirena finale, con l’errore nel finale di Draymond Green che condanna le due squadre a giocarsi il tutto per tutto nei 5 minuti supplementari.
Si va all’overtime, dunque, con Jordan Poole che a 1:50 dalla fine firma la tripla del sorpasso, resa vana una manciata di secondi più tardi dall’altra bomba mandata a bersaglio nell’altra meta campo da Xavier Tillmnan. A quel punto, è Ja Morant – che chiuderà con 35 punti, sei assist e altrettanti rimbalzi – a salire in cattedra per mettere la sua firma sul match: nell’ultimo giro di lancette, il 12 dei Grizzlies trova più volte – e con una certa facilità – la via del canestro, approfittando della palla persa da Poole per chiudere i conti a 4 secondi dalla fine, nonostante poi lo stesso Poole mandi a segno un improbabile tripla del -5 quando però ormai i giochi erano già ampiamente fatti.
Finisce così, con l’unica vera sorpresa di questi Play-in, la stagione dei Warriors, mentre starà ora a Memphis tentare di impensierire i padroni dell’ovest con il seed #8 conquistato a scapito di una nobile decaduta della Western Conference, in un ideale passaggio di consegne che potrebbe infondere la giusta fiducia a un gruppo che ha già dimostrato di potersi togliere delle belle soddisfazioni.