Ancora una volta, i Brooklyn Nets hanno gestito al meglio la situazione contro i Boston Celtics, vincendo Gara 2 con un discreto vantaggio e con il punteggio finale di 130-108. Non sembra esserci storia tra le due compagini. O almeno, non sembra essercene in quel di New York. La serie si sposterà ora al TD Garden dove sono attesi i tifosi dei Celtics i quali torneranno ad occupare il loro posto all’interno dell’Arena per spingere la loro squadra in una difficile rimonta. Tra le altre cose, sarà occasione anche per riaccogliere Kyrie Irving. Proprio il play di Brooklyn, nel post-partita, ha parlato della sensazione di tornare di fronte ai suoi ex tifosi:
“Spero che potremo parlare solo di basket in Gara 3 e che non ci saranno azioni belligeranti, di razzismo – anche sottile – da parte del pubblico. La gente spara e urla merda dalle tribune. Ma anche se capiterà quanto detto, questo fa parte della natura del gioco e noi dobbiamo solo concentrarci sulle cose che possiamo realmente controllare.”
Irving ha trascorso due stagioni in quel di Boston prima di firmare con i Brooklyn Nets. Il 7 volte All-Star ha aggiunto che lui e alcuni suoi colleghi all’interno della lega, hanno subito in precedenza qualche coro razziale durante i precedenti incontri al TD Garden. Secondo quanto riferito, i Celtics hanno ‘bannato’ un tifoso per due stagioni dopo aver diretto un insulto razziale all’allora centro dei Golden State Warriors, DeMarcus Cousins, durante un incontro del 2019. Qualcosa che Irving ricorda bene:
“Se ho mai ricevuto insulti razzisti al TD Garden? Non solo l’unico a poter dire questa cosa (alza le spalle, ndr)… ma è quello che è. Il mondo intero sa.”
I Celtics ospiteranno il 25% della capacità totale (più d 19.000 posti) del TD Garden per Gara 3, mentre andranno ‘vicini alla capacità completa’ per Gara 4 di domenica.
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