Come in molti si aspettavano, i Lakers hanno reagito a dovere in Gara 2. Dopo la brutta prestazione nel primo incontro con Phoenix, LeBron e compagni sono stati infatti in grado di agguantare il pareggio nella serie (ora 1-1). Ci si sposterà ora allo Staples Center di Los Angeles, in cui i tifosi dovranno essere “l’uomo in più” per i gialloviola.
L’unica nota amara della serata dei Lakers è arrivata dalla prestazione di Kentavious Caldwell-Pope, incapace di mettere a referto punti con uno 0-4 dal campo. Lo stesso LeBron ha cercato di “svegliare” la guardia nel finale, urlando al compagno “I want you to shoot” (“Voglio che tiri“).
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Nel postpartita, James ha potuto dire la sua sull’importante vittoria, commentando anche la prestazione dei compagni di squadra – in particolare Anthony Davis, apparso un altro rispetto a Gara 1. LeBron è infatti sembrato molto fiducioso nei confronti di AD, spiegando brevemente la sua strategia per coinvolgere di più il compagno di squadra in attacco:
“Dagli la palla presto, spesso e appena riesci. È semplice. È in grado [Davis] di rispondere a partite come Gara 1. Non è uno che ne parla ma lo dimostra e lo ha fatto vedere.”
Il 36enne ha poi avuto parole di elogio anche per Dennis Schröder ed Andre Drummond:
“Dennis è stato aggressivo dall’inizio, ha continuato ad attaccare il pitturato e quando è stato lasciato libero ha segnato anche tiri dal perimetro, sia midrange che triple.
Penso che Big Dre [Drummond] abbia giocato molto bene nei minuti a disposizione, prendendo rimbalzi offensivi e trovando un modo per segnare tap-in e fare delle belle giocate in post. È stato decisivo stasera ed è soltanto alla sua sesta apparizione Playoff, continuerà a migliorare. Avevamo bisogno di ottime prestazioni da tutti e due [per vincere].”
Riguardo il ritorno dei tifosi allo Staples Center, il #23 gialloviola è apparso entusiasta:
“Sarò onesto, i fan ci hanno già fatto sentire l’atmosfera Playoff nella partita Play-in contro gli Warriors ed entrambe le squadre l’hanno trattata come tale. Ovviamente, la situazione è diversa ora: tornare a casa sull’1-1 in una vera partita Playoff e avere i tifosi dopo 8 anni [ultima apparizione Playoff dei Lakers prima della bolla di Orlando, in cui non sono stati ammessi tifosi] è qualcosa di speciale per i fan. Vogliamo renderli fieri ed uno dei motivi per cui sono venuto qui [a Los Angeles] è stato giocare davanti ai supporter dei Lakers.”
Con una serie in pareggio e due gara in casa Lakers, per Booker e Phoenix la situazione inizia a complicarsi, sopratutto con un Chris Paul lontano dalla migliore condizione.
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