Le due schiacciate di Blake Griffin su Robert Williams nel terzo quarto della partita contro i Celtics hanno fatto il giro della rete. Per il vincitore dello Slam Dunk Contest 2011 non si tratta di una novità in carriera, visti i tanti highlights che lo hanno avuto protagonista. Ma nell’ultimo anno a Detroit l’età e gli infortuni hanno iniziato a farsi sentire, e qualcuno aveva iniziato a pensare che Griffin non fosse più in grado di schiacciare. Tra questi non c’era sicuramente Sean Marks, general manager dei Nets, che ha detto:
“È il primo ad ammettere di non essere più in grado di saltare sopra un auto. Ma credo sia abbastanza chiaro per tutti, basta vederlo giocare, che sta bene. Onestamente penso che, giorno dopo giorno, continui a migliorare e migliorare”
Prima dell’arrivo ai Nets, dopo il buyout con i Pistons, Blake Griffin non schiacciava dal 12 dicembre 2019. Tanto, troppo tempo per uno dei migliori in questa specialità, che però ai Nets si è rifatto, e la prestazione contro i Celtics ne è solo l’ultima dimostrazione. Taylor Griffin, fratello e manager dell’ex Clippers, aveva parlato delle difficoltà fisiche del fratello, alla seconda operazione al ginocchio in meno di un anno:
“Il programma per il recupero era bello pieno, e abbiamo visto come molti giocatori ci abbiano messo anche più tempo per ritornare in piena forma. Il suo ginocchio era al 100% della forma, ma c’è una differenza tra l’avere il corpo in salute ed essere pronto a giocare i tuoi minuti ogni notte su un campo NBA”
Quando i Nets lo hanno firmato, Marks era ben consapevole di dover aver cautela:
“Sapevamo di dovergli lasciare il giusto tempo. Per essere sicuri di non spingerlo troppo presto, troppo velocemente o con troppa forza. Sapevamo cosa avevamo in termini di esperienza e intelligenza cestistica. Quindi dovevamo essere bravi a massimizzare quello che era in grado di darci, e fin dal primo giorno ci siamo accorti che poteva darci molto”
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