Dopo lo sputo a Trae Young e gli insulti ai genitori di Ja Morant, questa notte si è verificato un altro episodio con un tifoso ribelle protagonista: durante Washington – 76ers, un fan ha fatto un’invasione di campo. L’uomo è stato bloccato subito dalla sicurezza e poi arrestato dalla polizia: non potrà più entrare alla Capitol One Arena.
A tre minuti dalla fine del terzo quarto, l’uomo si è lanciato in campo verso il canestro dove attaccavano gli Wizards che, in quel momento, stavano avanzando verso l’area avversaria. Nella sua corsa a canestro, il tifoso non si è avvicinato a nessun giocatore.
Un’invasione di campo simpatica secondo il tifoso, ma non per Russell Westbrook – autore dell’ennesima tripla doppia in stagione – che a fine partita si sfoga con i giornalisti:
“Questo non è un gioco o qualche altra stronzata simile dove puoi fare quello e correre in giro per il campo. Questo è il nostro lavoro e lo prendiamo molto sul serio”
Anche il coach di Washington Scott Brooks commenta l’invasione di campo e, a differenza del suo giocatore, rimarca la frequenza di questi episodi negli ultimi tempi:
“Non hanno paura, non conosco né temono la legge. So solo che non dovresti essere in grado di farla franca: se ti fai crescere la barba o ti vesti in modo diverso riesci comunque a entrare, ci devono essere più controlli. Ci sono fan bellissimi a Boston, Philly, Dc e Utah, ma ce ne sono altri che devono restare a casa: se vieni per fare casino resta a casa, il tuo pensiero è barbaro”
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