Playoff NBA: orgoglio Washington, niente sweep per i Sixers. Utah piazza il colpo del 3-1
Stesso punteggio nella serie, ma umori opposti per le prime della classe dell’una e dell’altra Conference: Philly, già proiettata alle semifinali, concede la vittoria della bandiera ai Wizards con il fiato sospeso per il ginocchio di Embiid, mentre Mitchell e soci allungano ulteriormente con la speranza di archiviare la pratica Memphis già in Gara-5
(#1) Philadelphia 76ers 114 – 122 Washington Wizards (#8) [Philadelphia in vantaggio 3-1 nella serie]
Dopo tre gare senza storia, in cui i ragazzi di Doc Rivers avevano espresso la loro superiorità in maniera piuttosto netta, ecco la prima battuta d’arresto per la prima della classe dell’est, che in quel di Washington deve rinunciare a uno sweep che manca ormai da 36 anni rinviando così quel passaggio del turno che sembrava ormai in saccoccia di almeno un paio di sere.
In quella che rischiava di rappresentare l’ultima gara stagionale di questi Wizards, infatti, i padroni di casa sono scesi in campo con la giusta determinazione per mettere i bastoni tra le ruote della macchina quasi perfetta di Philadelphia, ingolfata sul più bello dall’infortunio al ginocchio destro accusato da Joel Embiid già nel primo quarto che ha costretto la stella dei Sixers a guardare i compagni da bordo campo.
Eppure, l’avvio non penalizza la performance degli ospiti, che a fine primo quarto conducono per 31-28 arrivando con un punto di vantaggio al break di metà gara (61-60).
Nel terzo periodo va però in scena l’inaspettato exploit della truppa di coach Brooks, che trascinata dalla tripla doppia di Westbrook – 19 punti, 14 assist e 21 rimbalzi – e dai 27 punti di Beal piazza un parziale di 19-32 che ribalta improvvisamente le gerarchie del match.
Privi del loro leader, i Sixers fanno di tutto per tentare di rimediare ai danni, ma ormai è troppo tardi per poter pensare a un controsorpasso. Si va dunque a Gara-5, con i 21 punti e 13 rimbalzi di Tobias Harris che non bastano a garantire a Philly un accesso alle semifinali che, Embiid o no, ad oggi non sembra comunque in discussione.
(#1) Utah Jazz 120 – 113 Memphis Grizzlies (#8) [Utah in vantaggio 3-1 nella serie]
Vuoi per una questione di orgoglio, vuoi per il ritorno in campo di Donovan Mitchell – che vanta ora la media punti più alta in postseason di tutta la storia dei Jazz -, dopo il passo falso di Gara-1 la squadra di coach Snyder non ha più sbagliato un colpo, portandosi a un passo dal prossimo turno di Playoff dopo la vittoria che vale il 3-1 nella serie alla vigilia di una Gara-5 da giocare tra le mura amiche di Salt Lake City.
Ad ogni modo, la partita di stanotte si rivela ben presto piuttosto equilibrata, con i Jazz che arrivano all’intervallo lungo con 5 lunghezze di vantaggio su degli avversari bravi a restare in partita nonostante l’evidente gap a livello di esperienza e maturità in postseason (59-54).
Alla lunga, però, la differenza di valori finisce per emergere, come dimostrato dagli otto punti guadagnati dai Jazz nel corso del terzo periodo, che consentono agli ospiti di ritrovarsi ad amministrare un vantaggio in doppia cifra a dodici minuti dalla sirena finale. Troppo pochi, evidentemente, per poter azzardare una rimonta in casa Memphis, con Morant e compagni che fanno il possibile per rendere meno amaro il verdetto del tabellone senza però rimettere in discussione il successo dei Jazz.
A decidere buona parte dell’incontro sono stati i 30 punti e 8 assist del solito Mitchell, coadiuvato dai 24 punti e 6 rimbalzi messi a referto da Jordan Clarkson dalla panchina in soli 21 minuti. Dall’altra parte, Ja Morant fa di tutto per complicare i piani di Utah mettendo a segno 23 punti, 12 assist e 6 rimbalzi, ma per stanotte neppure i 21 punti a testa di Dillon Brooks e Jaren Jackson Jr. riescono a frenare la corsa dei mormoni.