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NBA, Rudy Gobert: “Voglio esser ricordato come uno dei migliori difensori di sempre”

Il centro francese dei Jazz, estremamente affascinato dalla possibilità di ascrivere il proprio nome nel novero dei più grandi difensori della storia, non nasconde la sua bramosia di premi individuali

Recentemente intervistato da Shams Charania, giornalista di The Athletic, Rudy Gobert ha avuto occasione di analizzare la stagione eccellente dei suoi Jazz, azzardando anche previsioni in merito alla corsa di Utah nei Playoff:

”La squadra ha fornito grandi dimostrazioni di forza. Nel corso dell’ultima stagione regolare abbiamo dimostrato tutto il nostro valore, terminando la campagna con 52 vittorie. Il successo ottenuto contro Memphis ha conferito ulteriore morale a tutti noi, consapevoli ormai di poter essere artefici del nostro destino. Dallas ed i Clippers sono forti? Certamente, ma, ripeto, tutto è nelle nostre mani. Possiamo arrivare fino in fondo quest’anno, anche perché abbiamo costruito tanto nelle scorse stagioni. Abbiamo la facoltà di vantare una continuità di gioco e di idee veramente invidiabile e tutto ciò giocherà a nostro vantaggio, quando si alzerà la pressione.”

Dopo aver concluso la stagione regolare al primo posto nella classifica delle stoppate totali (190) ed in quella pertinente la valutazione difensiva (100,6), il centro francese è apparso piuttosto convinto di poter mettere agilmente le mani su quello che sarebbe il suo terzo titolo di Defensive Player of the Year, dopo quelli conseguiti nel 2018 e nel 2019:

“I risultati strabilianti conseguiti con i miei compagni, a rigor di logica, dovrebbero anche agevolarmi nella corsa al premio di Difensore dell’Anno. Non posso nascondere di essere intrigato dai premi individuali. Sono queste onorificenze, nella mentalità americana, a determinare uno status di livello. Al termine della carriera, voglio essere ricordato come uno dei migliori difensori della storia NBA ed ho il dovere di inseguire questo sogno soprattutto tramite i risultati iridati. Qualora vincessi il terzo premio di Difensore dell’Anno della mia carriera, raggiungerei Dwight Howard e mi avvicinerei ai quattro di Mutombo e Ben Wallace. Sarebbe un risultato straordinario, che non avrei mai potuto immaginare all’inizio del mio percorso cestistico.”

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