Playoff NBA: Milwaukee c’è, rischia ma accorcia le distanze. Mitchell è on fire, Jazz sul 2-0 contro i Clippers
Doppio successo casalingo in questo giovedì notte a tema Playoff, con i Bucks di Giannis e Middleton che danno segni di vita in un’infuocata Gara-3 dai punteggi d’altri tempi, mentre a Salt Lake City è il solito Spida a tenere a bada i ragazzi di Ty Lue, costretti a cercare il riscatto tra le mura amiche dello Staples Center
Brooklyn Nets 83 – 86 Milwaukee Bucks [Brooklyn in vantaggio 2-1 nella serie]
L’aria di casa deve evidentemente far bene ai ragazzi di Mike Budenholzer, che dopo le due sconfitte incassate al Barclays Center ritrovano finalmente sé stessi al Fiserv Forum riuscendo ad avere la meglio in un match in cui le due squadre più prolifiche della lega si sono ritrovate a battagliare in difesa come qualche decennio fa.
Buon per i nostalgici e, soprattutto, per i Bucks, che partono fortissimo schiacciando gli avversari con un perentorio parziale di 11-30 al termine del primo quarto che lascia decisamente ben sperare per il prosieguo della gara.
Nonostante l’inizio shock, gli uomini di Steve Nash riescono a risollevarsi già nel secondo periodo, realizzando 31 punti e concedendone solo 15 ai padroni di casa, che vedono così assottigliarsi notevolmente il proprio margine una volta arrivati al break di metà gara (42-45).
Con il passare dei minuti i Nets crescono di livello e, nonostante un apparente equilibrio, i sei punti consecutivi di Durant portano gli ospiti a mettere la freccia sull’83-80 a un minuto e mezzo dalla fine.
Milwaukee è a un passo da una sconfitta epocale, ma riesce a tenere i nervi saldi affidandosi a Jrue Holiday: a 11 secondi dalla sirena finale, quando i più pensavano a un timeout, è l’ex Pelicans a firmare il controsorpasso Bucks involandosi verso il canestro per il layup del +1, con la tripla di KD che un paio di possessi più tardi non riesce a trovare la via della retina: niente buzzer beater, serie sul 2-1.
Nonostante i punteggi bassi, le prove individuali sono di tutto rispetto: doppie doppie rispettivamente da 35 punti e 15 rimbalzi e 33 punti e 14 rimbalzi per Khris Middleton e Giannis Antetokounmpo, mentre dall’altra parte spiccano i 30 punti e 11 rimbalzi messi a referto da Kevin Durant, con Kyrie Irving che si ferma invece a 22 punti.
Los Angeles Clippers 111 – 117 Utah Jazz [Utah in vantaggio 2-0 nella serie]
Vittoria casalinga anche nell’altro match della notte, con la squadra di Quin Snyder che porta a casa anche questa Gara-2 sfruttando al meglio i 37 punti di uno scatenato Donovan Mitchell, primo Jazz dai tempi di Karl Malone a far registrare almeno 35 punti in due gare consecutive di Playoff.
Record a parte, nonostante un match tutto sommato equilibrato, sono i padroni di casa a condurre per larghi tratti della gara, guadagnando una sola lunghezza di margine al termine del primo quarto (29-30) e scappando poi sul +13 prima dell’intervallo lungo grazie ai primi 27 punti di Mitchell.
La fuga dei Jazz, però, non dura poi molto: Los Angeles sembra poter reagire al colpo subito e, dopo una serie di triple mandate a bersaglio da parte di Reggie Jackson, riesce a mettere addirittura la testa avanti sul 101-99 nel corso del terzo periodo.
Tuttavia, il vantaggio dei Clippers resterà l’unico della gara: da quel momento in poi, Utah forzerà ben nove errori consecutivi degli avversari, mettendo su un parziale di 14-2 e guadagnando una nuova doppia cifra di vantaggio con la tripla del 103-113 firmata Joe Ingles a tre minuti dalla fine.
Missione compiuta, dunque, per i padroni di casa, che oltre alla stella col 45 sulla schiena ringraziano Rudy Gobert per la doppia doppia da 13 punti e 20 rimbalzi. Dall’altra parte, 21 punti, 5 assist e 4 rimbalzi per Kawhi Leonard, 27+10 rimbalzi per Paul George, ma il migliore dei losangelini per una notte è Reggie Jackson, che chiude con 29 punti.