Scottie Pippen e Phil Jackson hanno vissuto un lungo e vincente sodalizio ai Chicago Bulls, durante gli anni ’90. I due, insieme a Michael Jordan, hanno dato vita alla leggenda dei Bulls del doppio three-peat. Tuttavia, il rapporta tra Pippen e Phil Jackson non sarebbe sempre stato idilliaco. Il 7 volte All-Star non si è, infatti, fatto problemi a definire il proprio ex coach come “razzista“, in un articolo uscito su GQ.
Durante il Dan Patrick Show, in cui Pippen era ospite, gli è stato chiesto di spiegare il termine “razzista”. La leggenda dei Bulls stava raccontando svariati aneddoti riguardanti i suoi anni a Chicago. In particolare, si discuteva sulla famosa partita contro i Knicks ai Playoff del 1994, in cui Pippen si rifiutò di entrare in campo per gli ultimi secondi, poiché Phil Jackson aveva disegnato lo schema per far tirare Toni Kukoc:
Dan Patrick: “Parlando di scelta razziale, stai definendo Phil Jackson come razzista?”
Scottie Pippen: “Non ho problemi con questo.”
Dan Patrick: “Pensi che Phil lo fosse?”
Scottie Pippen: “Oh yeah…”
Nell’intervista a GQ, Scottie Pippen aveva commentato così la scelta di Phil Jackson di dare quel tiro a Toni Kukoc e non a lui:
“[…] Sentivo che era un’opportunità per dare a Toni un aumento di stipendio. E’ stata una mossa razziale dare a lui un aumento. Dopo tutto quello che ho fatto per l’organizzazione, mi vieni a dire di non tirare e di dare la palla a Toni Kukoc? Mi insulti. Così mi sono sentito, insultato.”
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