La crescita dei ricavi da sponsor nella stagione NBA 2020-21 è certificata dai numeri. Nel computo rientra anche la sempre maggiore incidenza del fu progetto pilota inaugurato nel 2017-18, che dà la possibilità di applicare mini sponsor patch sulle divise da gara. Quasi tutte le franchigie hanno un accordo di questo tipo ma la situazione è fluida.
Facciamo il punto squadra per squadra. I dati economci, ove precisati e disponibili, sono tratti da www.sportsmedia.com
Atlanta Hawks
Gli Atlanta Hawks hanno firmato un accordo quinquennale con Sharecare (scadenza 2022). Il valore stimato dell’accordo va dai 2.5 ai 10 milioni di dollari l’anno.
.@ATLHawks unveil jersey partner Sharecare pic.twitter.com/RgldRCdYgy
— Shlomo Sprung (@SprungOnSports) August 17, 2017
Boston Celtics
Accordo pluriennale valido dal 2020 tra i biancoverdi e Vistaprint, marketing partner rivolto a piccole attività ed esercizi commerciali.
https://twitter.com/celtics/status/1328802003510824961?s=21
Brooklyn Nets
Brooklyn Nets e Motorola: due brand che hanno rilanciato le rispettive ambizioni. Così era stata presentata l’intesa commerciale nel 2020. I termini dell’accordo non sono noti.
Brooklyn Nets new patch sponsor is Motorola pic.twitter.com/l3dcRdzxjP
— Stefan Bondy (@SBondyNYDN) December 10, 2020
Charlotte Hornets
Continua con soddisfazione reciproca la collaborazione tra gli Charlotte Hornets e LendingTree, mutui e prestiti online. Rinnovata nel 2020, proseguirà fino al 2023. Secondo il Charlotte Business journal, il valore della partnership in vigore ha visto un incremento del 10%. Nelle casse degli Hornets arrivano circa 5 milioni di dollari a stagione.
FIRST LOOK: Lending Tree ad patch logo on teal @hornets jerseys pic.twitter.com/pNvEODyM4P
— Darren Rovell (@darrenrovell) November 13, 2017
Chicago Bulls
Zenni optical, sito online che dal 2003 offre occhialeria a prezzi accessibili, ha firmato un quinquennale come jersey sponsor dei Bulls. Scadenza 2023.
Cleveland Cavaliers
Nel maggio 2017, gli allora Campioni NBA annunciarono l’accordo di sponsorizzazione con Goodyear. Valore economico significativo, attorno ai 10 milioni di dollari annui. Il ROI sui social media – ritorno sull’investimento iniziale – per Goodyear è stato stimato in 3.4 milioni di dollari soltanto nella prima metà della stagione 2017-18. (Fonte: GumGum). Rinnovata nel 2020.
Our neighbor. Now teammate.
In '17-18, we'll proudly wear @goodyear's Wingfoot logo as our jersey patch: https://t.co/LDAN3Ntx1f#MoreDriven pic.twitter.com/QceUocKoHG— Cleveland Cavaliers (@cavs) May 15, 2017
Dallas Mavericks
L’accordo con Chime, app di servizi finanziari, frutta ai Mavericks tra i 9.5 e i 10 milioni all’anno. Siglato nel 2020, il contratto di sponsorizzazione scadrà nel 2023.
https://twitter.com/dallasmavs/status/1218217186147340294?s=21
Denver Nuggets
Western Union ha rinnovato il contratto con i Nuggets nel 2020, dopo l’approdo della squadra di Mike Malone alle Finali di Conference. Anche in questo caso, scadenza 2023.
They're here. #MileHighBasketball pic.twitter.com/rZR3fdoEI1
— Denver Nuggets (@nuggets) August 8, 2017
Detroit Pistons
Flagstar Bank, che aveva messo nero su bianco un accordo nel 2017, sarà rimpiazzata da UWM sulle maglie dei Pistons dal 2021-22.
Golden State Warriors
Il gigante giapponese dell’e-commerce Rakuten ha ricoperto di milioni i Golden State Warriors (60 milioni di dollari per il primo triennio). L’accordo è stato poi rinnovato nel 2020. Scadenza non precisata.
Japanese billionaire @hmikitani with Draymond Green & Andre Iguodala after his company, Rakuten, landed Warriors jersey patch rights pic.twitter.com/jRlbB5n3YN
— Darren Rovell (@darrenrovell) September 13, 2017
Houston Rockets
L’accordo con RoKit Phones è scaduto al termine della stagione 2019-2020 e non è stato rinnovato. Houston è ad oggi una delle poche squadre NBA senza uno sponsor sulla maglia.
Indiana Pacers
Nel 2018, ben prima dell’accordo con i Nets, il marchio Motorola si era inserito nel mercato NBA partendo da Indianapolis. Il guadagno dalla sponsorizzazione è stimato tra gli otto e i 10 milioni di dollari all’anno.
Los Angeles Clippers
Dalla scorsa stagione Honey è il patch sponsor dei Clippers. Già deteneva i diritti sul nome dell’impianto d’allenamento dei losangelini. Qui tutti i dettagli.
Los Angeles Lakers
Peter Sczulczewski, CEO della piattaforma e-commerce Wish, non ebbe tentennamenti nell’annunciare l’accordo con i gialloviola nel 2017. Troppo importante l’area di Los Angeles, per aumentare progressivamente il tasso di penetrazione e la popolarità del brand negli Stati Uniti. Si stima per i Lakers un guadagno tra i 12 e i 14 milioni di dollari a stagione.
Memphis Grizzlies
FedEx, che da anni detiene i diritti sul nome dell’impianto cittadino che ospita le gare dei Grizzlies, era il partner naturale per la franchigia. Si è arrivati a un’intesa, destinata a durare, nel 2018.
Miami Heat
In mancanza di dati economici documentati sulla sponsorizzazione attiva, ci limitiamo a segnalare che la collaborazione attuale con Ultimate Software è frutto di una fusione – formalizzata nel 2020 – col precedente partner (Kronos Group).
Milwaukee Bucks
L’accordo con Harley Davidson è scaduto al termine della stagione 2019-20. Le NBA Finals raggiunte quest’anno dovrebbero aiutare a trovare un nuovo sbocco valido dal punto di vista commerciale.
New Orleans Pelicans
Ibotta, piattaforma di cashback sugli acquisti effettuati, è nata a Denver, in Colorado. Dalla stagione corrente è patch sponsor di New Orleans, ma non sono noti i dettagli contrattuali.
New York Knicks
Squarespace, piattaforma leader nella creazione di spazi e siti sul web, versa ai Knicks tra i 12 e i 14 milioni all’anno, dal 2017.
Oklahoma City Thunder
Love’s Travel Stops & Country Stores e i Thunder sono legati dal 2008, sostanzialmente da quando la franchigia si è spostata in Oklahoma da Seattle. La società, che gestisce le strutture di rifornimento e accoglienza lungo le direttrici autostradali, è patch sponsor dal 2019. A OKC spettano circa 10 milioni di dollari a stagione, fino al 2023.
Orlando Magic
Non serve aggiungere molto per descrivere la partnership con Walt Disney World Resort estesa nel 2020. Il tasso di riconoscibilità stimato da alcuni studi a livello nazionale negli Stati Uniti è il più alto di tutti (66%) e non è difficile coglierne le ragioni.
Disney signs on as Orlando Magic patch partner, team to sell annual passes to Walt Disney World for first time https://t.co/LNHwWPbVLD pic.twitter.com/kR6tBoxVxH
— Darren Rovell (@darrenrovell) June 20, 2017
Philadelphia 76ers
La prima franchigia in assoluto a dare fiducia all’allora progetto pilota NBA nel 2017. L’accordo con StubHub, sito di rivendita biglietti per eventi, frutta cinque milioni di dollari l’anno.
Phoenix Suns
La stretta collaborazione con PayPal ha messo in evidenza la spinta propulsiva della franchigia verso un modello di business che mettesse al centro l’esperienza del tifoso. Il quadratino sulla maglia visibile dal 2018 è stato solo il primo passo. Non sono noti i termini dell’intesa.
Portland Trail Blazers
Fresco di firma l’accordo con StormX. Qui trovate tutti i dettagli.
San Antonio Spurs
Accordo firmato nel 2018 con Frost Bank. Termini contrattuali e scadenza non sono noti
Toronto Raptors
I ricavi dalla sponsorizzazione SunLife Financial, superiori a 5 milioni di dollari l’anno, entrano nel bilancio di Maple Leaf Sports & Entertainment Ltd., che detiene le quote di maggioranza della squadra canadese.
Utah Jazz
Accordo firmato con l’azienda di software Qualtrics nel 2017 e valido fino al 2023. Il co-fondatore di Qualtrics, peraltro, è proprio Ryan Smith, l’attuale proprietario di maggioranza dei Jazz. Nelle casse di Utah arrivano circa quattro milioni di dollari a stagione. Sulle maglie appare però il logo 5ForTheFight, organizzazione no profit che raccoglie fondi per la battaglia contro il cancro.
Washington Wizards
GEICO, la seconda compagnia di assicurazione auto più diffusa negli Stati Uniti ( fondata nel 1936), ha debuttato come sponsor sulle maglie da gara degli Wizards il 2 novembre 2018.