Momento random dei Playoff: the “Suns in four” fan
Di momenti iconici fuori dal parquet in questi Playoff 2020-21 ce ne sono stati tanti. Forse troppi, comunque tutti a loro modo speciali.
Marv Albert ha detto addio al basket commentato, dopo una vita passata dietro al tavolo dei telecronisti della lega. Commovente l’ultima partita da lui seguita insieme a Reggie Miller ed il conseguente annuncio del ritiro. Il momento perfetto per coronare una carriera da Hall-of -Famer, una delle voci più iconiche dello sport americano.
.@ReggieMillerTNT and fans show love to Marv Albert in his final broadcast ❤️
Chi l’avrebbe mai detto poi che Brandon Jennings sarebbe stato uno dei protagonisti del successo Bucks, a otto anni dalla sua avventura in Wisconsin? Lui stesso a quanto pare, quando nella famigerata serie contro i Miami Heat del Big Three James/Wade/Bosh nel 2013 se ne uscì con la famigerata “Bucks in six”.
Ottimista il nostro Brandon, perché la sfida si concluse poi in quattro inique gare. Ma la verità è che Jennings aveva solo sbagliato serie. In occasione di Gara 6 contro i Phoenix Suns Jennings era presente come spettatore al Fiserv Forum per dar adito alla sua profezia, possiamo con un po’ di fantasia immaginare sia stato il vero fattore della vittoria dei Bucks. Alcuni direbbero il vero MVP della Finals.
Passando poi per gli improbabili outfit di Devin Booker (l’unica cosa davvero rivedibile della sua postseason) e il frenetico countdown ad ogni tiro libero di Antetokounmpo, scandito come se i tifosi avversari stessero tenendo in mano una pentola d’acqua bollente. A proposito di bollente, non possiamo non menzionare anche le particolarissime esultanze di Steve Ballmer. Un monito per ogni appassionato NBA: il posto a sedere in una arena è tanto importante quanto la “scelta” del proprio vicino sugli spalti.
Il momento randon migliore di questi Playoff 2020-21 se lo aggiudica però il tifoso dei Phoenix Suns diventato vera e propria icona in Arizona. Il Suns in four fan che è riuscito a far di uno spiacevole scontro nelle tribune della Ball Arena di Denver con un tifoso Nuggets il trampolino di lancio per una popolarità inimmaginabile: Nick McKellar – questo il nome del tifoso – dopo essersi duramente difeso dall’attacco fisico di un supporter di Denver ha reso immortale quella lite gridando alla folla lì vicino “Suns in four”, con tanto di mano ad indicare l’esito finale della serie. Un gesto difficile da condonare, ma che effettivamente è diventato simbolo dei Playoff dei Phoenix Suns, con tanto di merchandising, cori e pagine social a lui dedicate. Solo in America.