Giannis Antetokounmpo, fresco campione NBA, tra poco pubblicherà la sua biografia “Giannis: The Improbable Rise of an MVP”: un libro che fa già discutere per alcune pagine inerenti a Jason Kidd, ex allenatore dei Bucks e nuovo coach dei Mavs. Negli estratti in questione, circolati anticipatamente sul web, Antetokounmpo descrive i metodi di Kidd come una “guerra psicologica”.
Gli episodi presi in considerazione da Giannis Antetokounmpo sono due: il primo è stato quando Jason Kidd ha programmato un allenamento alla vigilia di Natale per punire la squadra per aver perso una partita – sulla carta facile – contro gli Hornets.
Un allenamento sfiancante di tre ore, dove Kidd insultava pesantemente Larry Saunders e, come riporta Fox Sports, dove continuava a ripetere:
“Non mi interessa se siete stanchi, voi siete pagati per giocare e quindi vi allenate anche il giorno della vigilia di Natale”
Il secondo episodio descritto da Antetokounmpo riguarda la punizione che Jason Kidd aveva inflitto a tutta la squadra perché Thon Maker aveva un telefono Android anziché iPhone. Fortunatamente per loro, Jason Kidd lasciò la panchina della franchigia nel 2018 per diventare, un anno dopo, l’assistente di Frank Vogel ai Lakers.
Tuttavia, c’è chi è in disaccordo con Antetokounmpo e apprezza il lavoro di Jason Kidd ai Bucks. Si tratta di Jared Dudley, giocatore di Milwaukee nella stagione 2014/15, che tramite un tweet afferma:
“Jason Kidd è stato un grande allenatore a Milwaukee, è stato l’uomo che ha cambiato da solo la mentalità della squadra. Una delle più grandi svolte da un anno all’altro nella storia NBA. Ho visto personalmente cosa ha fatto per Middleton e Giannis: ha gettato le basi per la loro vittoria il chip quest’anno”
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