In seguito all’ufficialità dell’approdo di Carmelo Anthony ai Los Angeles Lakers, George Karl, ex allenatore di Melo a Denver, ha più volte usufruito del proprio profilo Twitter per ricordare impietosamente al mondo della pallacanestro alcune tendenze poco nobili che hanno contraddistinto l’ex giocatore di Syracuse nell’arco della sua lunga carriera NBA.
Karl, dopo aver accusato Anthony di eccessivo egoismo in attacco e di irritante pigriza in difesa, ha perfino ricevuto un centinaio di minacce di morte, alle quali ha risposto con grande franchezza, sostenendo a spada tratta che non tutti i grandi attaccanti siano per forza anche giocatori vincenti.
L’ex allenatore dei Sonics, comparso recentemente anche su CBS Sports, punzecchiato circa la questione, ha deciso di non ritrattare alcunché, salvo specificare a parole alcune uscite apparentemente grette maturate dietro la tastiera:
“Carmelo è stato un grande giocatore per me, ma, se dovessi descriverlo con poche parole incisive, non esiterei a definirlo un individualista senza voglia di difendere. Ritornando ai messaggi pubblicati nel recente passato, non avevo alcuna intenzione di mancare di rispetto ad un ragazzo che mi ha dato tanto. Volevo solamente stuzzicarlo un po’, anche per una banale questione di confidenza. Ho seguito assiduamente le sue ultime stagioni e credo che questo ruolo da ipotetico sesto uomo sia ideale per un giocatore con quel chilometraggio. Se avesse accettato tale posizione già quattro o cinque anni fa, probabilmente avrebbe vinto anche il premio di Sesto Uomo dell’Anno.”
Leggi anche:
Mercato NBA, Thanasis Antetokounmpo firma un biennale con i Bucks
Mercato NBA, Isaiah Thomas: “Sto parlando con i Celtics, i tifosi mi vogliono”
NBA, Summer League: Cam Thomas sulla sirena trascina Brooklyn, out Green e Suggs