La carriera di LaMelo Ball, come sappiamo, è cominciata molto preso. A sedici anni, l’attuale giocatore degli Charlotte Hornets, decise di dedicare corpo e mente alla pallacanestro, saltando sostanzialmente high school e college per giocare a livello professionale all’estero, prima in Lituania e poi in Australia.
Il suo percorso non ortodosso è stato quello che alla fine ha dato i suoi frutti poiché LaMelo ha vinto il premio di Rookie of the Year 2020 dopo essere stato scelto come numero 3 al Draft dello scorso anno. A 19 anni compiuti, Ball ha detto di non avere rimpianti nell’aver saltato il normale percorso scolastico, in una intervista rilasciata a GQ:
“L’obiettivo era quello di approdare nella lega, quindi la scuola non era la mia priorità. Però non siamo incapaci se non andiamo a scuola. Non siamo persone stupide. Sappiamo come imparare. Non abbiamo bisogno della scuola. E la scuola non ti insegna un c**o.”
Ball ha inoltre affermato che crede che la NCAA debba cambiare regole per consentire ai giocatori d’élite di cominciare a fare soldi prima di approdare in NBA. L’intervista si è svolta prima che la Corte Suprema decidesse all’inizio di quest’estate che la NCAA non poteva più impedire alcuni modi di ‘retribuzione’ agli studenti-atleti meritevoli.
Leggi Anche
NBA, tra le partite di Natale c’è anche Los Angeles Lakers-Brooklyn Nets
Mercato NBA, Memphis Grizzlies si libera di Beverley: la trade con Minnesota
NBA, Joel Embiid estende il contratto con Philadelphia: le cifre