Tutto sommato, i Los Angeles Lakers sono forse la franchigia che più si è mossa durante l’ultimo mercato NBA. La compagine guidata da LeBron James, infatti, ha firmato una quantità indicibile di veterani di lungo corso, compreso l’arrivo di un top player come Russell Westbrook – via sign-and-trade – dai Washington Wizards. Chiaro l’intento dei californiani di regalare al nativo di Akron un roster competitivo per il titolo e in grado di lottare contro le attuali big della lega, Brooklyn su tutte.
Per farlo – e con spazio salariale sostanzialmente intasato – Rob Pelinka ha potuto offrire solo contratti al minimo salariale e una Mid-Level Exception. Chiaro, avere LeBron in squadra – poi – ha fatto tutta la differenza del mondo. Specialmente in sede di reclutamento di veterani alla ricerca del tanto agognato anello. Jeanie Buss, proprietaria dei Los Angeles Lakers, ha commentato in questa maniera quanto fatto durante l’offseason:
“Non avevamo molte soluzioni. Non abbiamo davvero avuto alcun margine di manovra. Quando abbiamo fatto lo scambio per arrivare a Westbrook, sapevamo che avremmo dovuto riempire il roster con 7 o 8 veterani al minimo salariale. Cercare di convincere i giocatori a venire per un contratto di solo un anno è stata una sfida. Ci sono molti ragazzi che sono disposti a prendere meno soldi per avere l’opportunità di vincere un titolo e mettersi in mostra. Abbiamo dovuto muoverci in questa maniera perché abbiamo tre giocatori che da soli assorbono il 90% del nostro spazio salariale – al di fuori di Westbrook.”
Quest’ultimo accolto con estremo favore da Buss:
“Ora abbiamo un Big Three di livello. Russell poi viene da Los Angeles, è passato per UCLA e penso che i nostri fan saranno felici di averlo nella propria squadra. È come se fosse tornato a casa uno dei nostri.”
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