Con un gesto di grande coinvolgimento ed interesse, la stella dei Brooklyn Nets Kevin Durant ha recentemente trovato un accordo per diventare partner e sponsor di Weedmaps. L’azienda si occupa del mercato della marijuana, con un servizio di condivisione online di rivenditori, uffici medici del caso, rewievs e consegne e domicilio. Un tema che Durant ha sempre trattato con grande cura.
KD infatti da anni lotta per sdoganare l’uso della cannabis tra gli atleti professionisti, di cui sostiene i grandi benefici con gesti concreti come la partnership con la compagnia:
“Credo che abbiamo aspettato fin troppo per parlare della cannabis, cosa che esiste sia tra gli atleti professionisti che nel mondo in generale. Questa partnership ci aiuterà a accettare sempre di più questo tema, oltre che a creare contenuti, eventi e molto altro. Questo è solo l’inizio”
Formalmente l’uso della marijuana è proibito in NBA, anche se i consueti controlli anti-droga condotti dalla lega sono stati disattivati quando la regular season 2019/20 venne interrotta a causa della pandemia da Covid-19. I test non sono poi ripartiti nemmeno con la ripresa dell’annata nè in occasione della seguente stagione.
I rappresentanti della lega e l’unione dei giocatori ha in programma degli incontri sul tema ma non ci sono dei progetti concreti per cambiare il regolamento.
Per la lotta al divieto della cannabis non c’è solo Kevin Durant. Anche altri atleti si sono prodigati per l’obbiettivo, tra cui l’ex giocatore Matt Barnes:
“Il pensiero comune sta spostandosi, spetta a superstar come KD lottare per questa causa e aiutare altre persone a non nascondersi, a parlare di questo benefici. E’ finora un processo in evoluzione. Ci sono stati incontri tra la lega e l’unione per anni, con l’aiuto anche di esperti del settore. Questo è un grande passo”
Un tema evidentemente caldo. La legalizzazione della marijuana è una lotta che già in molti stanno da anni portando avanti con convinzione. La scesa in campo di un nome come quello di Kevin Durant non può che dare una scossa alla situazione, lui che spera che questo suo gesto possa far si che altri atleti professionisti si uniscano alla causa.
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