Una carriera vissuta da sottovalutato fino al momento del titolo NBA conquistato con i Detroit Pistons nel 2004, con un ruolo fondamentale nel limitare Shaquille O’Neal ed i suoi Los Angeles Lakers. Ben Wallace è stato finalmente introdotto all’interno della Hall of Fame del basket dopo diverse candidature sfumate nelle scorse annate. Ecco le parole dell’ex lungo dei Pistons:
“Per prima cosa vorrei solo dire grazie a Dio per avermi dato questa opportunità, a mia mamma per non avermi mai lasciato, alla mia famiglia per avermi dato sempre le motivazioni, ai miei amici, ai miei coach per avermi aiutato a mettermi alla prova. Voglio solo ringraziare la pallacanestro ed essere onesto con lui: il basket non era il mio percorso normale di vita. L’ho preso con forza e mi sono creato io questo percorso. Ho sempre lottato. Per quelli che mi hanno aiutato: io ho (solo) cercato di prendere, ricevere e restituire indietro.”
“La vita non è stata solo basketball. Il mio passato non è mai stato legato solo al basket. Da giovane, non ho mai potuto avere davvero l’abilità di parlare ed esprimere me stesso. Ma son sempre stato un buon osservatore e di questo ne vado orgoglioso. Quando la vita mi ha dato una chance, ho visto che potevo lottare, potevo vincere, potevo avere successo, potevo insegnare. Potevo restituire. La vita non è solo ‘prendere’, non solo ‘conquistare’. La vita è competere, lottare. La vita è preziosa. Divertitevi, godetevela. Siate forte, trovate la vostra motivazione. “Alzati in piedi”, questo era quello che mia mamma diceva sempre. “Alzati”. I veri leader costruiscono le proprie cose dal basso. Ho portato sempre con me tutti i miei fratelli, le mie sorelle, mio padre e mia madre. Li ho portati con me.”
“La vita non è difficile, ma è molto semplice. Più costruisci e realizzi, più cose puoi restituire e lasciare dietro di te. […] Vincere sembra bello, ma quale eredità lasci dietro? Vi spiego la mia: non ero il benvenuto, ero troppo basso e non potevo giocare nella maniera che loro volevano… era come se non potessi avere successo. Ma datemi un’opportunità equa e vi farò vedere chi sono.”