I Brooklyn Nets si preparano a fare a meno, negli allenamenti e nelle partite casalinghe, di Kyrie Irving: la città di New York, infatti, richiede una dose o il completo ciclo vaccinale per partecipare a determinate attività. Irving, inoltre, rischia la stessa sorte anche in altre città che richiedono gli stessi parametri: una situazione che la franchigia non sa come gestire.
Come scrivono Adrian Wojnarowski e Brian Windhorst su ESPN, i Nets non sanno ancora se Kyrie Irving si farà vaccinare ma, come trapela in queste ultime ore, non sembrerebbe intenzionato a farlo: svanisce così l’ottimismo dei giorni scorsi, lasciando il posto alla preoccupazione di come gestire la situazione del giocatore.
I Nets ora devono valutare se far giocare Irving solo nelle trasferte oppure non farlo giocare neanche lì: intanto Steve Nash ha fatto sapere di non essere intenzionato a far allenare la squadra fuori da New York per accontentare le richieste del giocatore.
Se non gioca rischia di perdere una parte dello stipendio – circa 380 mila dollari – per ogni partita saltata: se non si vaccina, Kyrie Irving salterà le ultime amichevoli e la prima partita di regular season contro i Bucks. La franchigia, dopo aver parlato a lungo con il giocatore, spera che cambi idea ma la loro pazienza è già messa a dura prova.
Senza Irving, Steve Nash dovrà ridisegnare la squadra completamente su Durant e Harden: l’assenza del numero 11, però, rischia di essere un bel problema per la squadra favorita a vincere il titolo NBA. Starà a Steve Nash cercare di fare il meglio a seconda di quello che deciderà di fare Irving.
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