Blake Griffin è stato nel recente passato una delle colonne portanti dei Los Angeles Clippers. Selezionato come prima scelta assoluta nel Draft del 2009, l’attuale giocatore dei Brooklyn Nets ha interrotto la sua avventura con la franchigia californiana nel 2018.
Intervistato dal giornalista Graham Besinger, Griffin ha svelato degli interessanti retroscena sulla rottura del rapporto con i Clippers. In particolare ha sottolineato il pessimo trattamento riservatogli dopo una così lunga militanza. Ecco quanto affermato:
“Dal punto di vista sportivo lo capisco perfettamente. La squadra voleva realizzare determinati obiettivi ed io non ero l’uomo adatto per portarli a termine. Tuttavia, avrei voluto che le cose fossero andate in modo diverso. Infatti seppi dell’intenzione della franchigia di volermi scambiare da un mio amico. Immediatamente contattai il GM (Lawrence Frank) per avere chiarimenti.”
Il giocatore ha così proseguito:
“Una volta arrivato in sede, il GM mi vide e io gli dissi che volevo parlargli della situazione. Mi promise che mi avrebbe fatto sapere se la franchigia avesse avuto intenzione di scambiarmi. Tuttavia, sulla via di ritorno verso casa, lessi un tweet di Woj: ‘I Clippers e i Pistons stanno concludendo un accordo…’. Ribadisco che comprendo la volontà di una franchigia di voler scambiare un giocatore, ma dopo tutti quegli anni il metodo scelto è stato davvero pessimo.”
“In seguito non ho più risposto alle chiamate di Doc Rivers e Steve Ballmer. Mi hanno contattato diverse volte, ma io ero troppo deluso e in quel momento non avevo voglia di dialogare con quelle persone.”
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