A pochissime ore dalla vittoria in preseason 119-97 ai danni dei Portland Trail Blazers, i Golden State Warriors sorprendono gli addetti ai lavori con una comunicazione ufficiale che in pochi avrebbero previsto.
La squadra guidata da Steve Kerr nella notte di venerdì ha infatti deciso di tagliare dal roster Avery Bradley, Jordan Bell, Mychal Moulder e Gary Payton II. I quattro giocatori diventano così free agent.
La notizia, che si cala agilmente in quelle che sono le dinamiche che precedono l’inizio della stagione regolare, diventa però inaspettata se si pensa al primo nome della lista: Avery Bradley, guardia veterana che può vantare 11 anni di esperienza NBA, avrebbe potuto dare ai Warriors quella tenacia difensiva per cui si è fatto conoscere e rispettare in NBA. In una Western Conference popolata da alcuni dei più implacabili scorer, un giocatore dal mindset prettamente difensivo è sempre necessario.
Bradley, che viene da una travagliata stagione 2020/21 terminata con la casacca prima dei Miami Heat e poi degli Houston Rockets, non è l’unico a salutare la Baia. Tagliati insieme a lui anche Jordan Bell, Mychal Moulder e Gary Payton II, per un roster che ora conta 14 giocatori.
Le parole di Kerr sui tagli
Lo stesso Kerr si è espresso brevemente sulla decisione dirigenziale dei suoi Warriors:
“E’ stato davvero difficile decidere di tagliare questi ragazzi. Avery ovviamente arriva da una carriera impressionante. E’ sano e finora ha giocato bene. Mike Mouder ci ha dato un’enorme mano in questi anni. E’ un grande compagno di squadra e un vero professionista. Jordan Bell è cresciuto moltissimo, dentro e fuori dal campo. Ha avuto un’ottima preseason, lo stesso vale per Gary”
Parole di grande stima, che non cambiano però il profilo della squadra californiana. Vedremo ora cosa farà Steve Kerr col 15esimo ed ultimo posto a disposizione a roster.
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