Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dallo staff medico dei Golden State Warriors , Klay Thompson potrebbe tornare in campo tra poco meno di due mesi, quando si sarà definitivamente lasciato alle spalle i problemi fisici che lo hanno costretto ad una spiacevole inattività agonistica di circa 950 giorni.
A questo riguardo, Stephen Curry, compagno storico di backcourt del figlio di Mychel, ha rilasciato dichiarazioni estremamente confortanti in proiezione futura, tratteggiando i contorni di un Thompson resiliente e determinato:
“La convalescenza è interminabile per tutti, a maggior ragione per gli sportivi professionisti. La sorte ha portato via a Klay la quotidianità che amava ed ha privato noi tutti del privilegio di vederlo all’opera sul parquet. Nonostante avesse recuperato pienamente dal problema occorso al legamento crociato anteriore del ginocchio, la rottura del tendine d’Achille ha protratto la sofferenza di un altro anno. Chiunque altro avrebbe assunto un atteggiamento vittimistico, chiudendosi del tutto e mettendo da parte ogni speranza, ma non Klay. Ha lavorato intensamente con il nostro staff tecnico, attraversando lunghe sedute di fisioterapia, ed è tornato ad allenarsi in gruppo senza ritardi sulla tabella di marcia.”
Continua Curry:
“Oggi è vicino al ritorno in campo solamente grazie alla dedizione ed alla forza mentale dimostrate lungo il calvario. Quando tornerà in campo, sarà irreale, anche perché, pur essendo chiamato a ritrovare il ritmo partita e la capacità di assorbire i contatti, un professionista provvisto di quel tasso tecnico non potrà mai perdere la propria purezza stilistica. Abbiamo letteralmente perso due stagioni di estetica cestistica senza di lui e non ho alcuna intenzione di aspettare ancora. Dal punto di vista tecnico, sarà stimolante riunire i Big Three sul campo per un’altra stagione e dimostrare di essere ancora in grado di vincere giocando a memoria”.
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