Flop
Le due losangeline
Passando alle menzioni meno lusinghiere, il pensiero cade immediatamente alle due franchigie che occupano lo Staples Center. In California gli umori sono decisamente precari, così come precari sono stati i risultati ottenuti.
Partendo dai Clippers, Ty Lue e staff non sono ancora riusciti a trovare la quadra dopo la conferma dell’assenza di Kawhi Leonard almeno per l’intera regular season. Il roster di per se non è affatto scoperto – importanti gli innesti di Eric Bledsoe e Justice Winslow – e la stella Paul George sta facendo di tutto per far restare a galla i compagni. I suoi 27.6 punti di media in questa acerba stagione sono però stati utili giusto per una vittoria sulle cinque partite giocate. Una mancanza di coesione soprattutto in attacco, dove oltre al già citato PG13, pochi altri riescono a far la voce grossa (LAC siede 23° per punti a partita e 26° per offensive rating). Vedremo se già in casa contro OKC cambierà l’inerzia.
Sulla sponda Lakers le cose vanno bene solo in superficie. Il record più che sufficiente (4-3) nasconde dietro di se una marea di dubbi, soprattutto per quanto riguarda l’intesa tra tutte le teste di questa Idra gialloviola. Esemplare lo scontro tra Dwight Howard ed Anthony Davis durante un time-out nella partita persa contro i Suns, l’indecente rimonta subita da OKC sul +26 o le difficoltà che sta avendo Russell Westbrook ad integrarsi al gioco Lakers. Una serie di crepe che stanno minando la solidità del muro losangelino, che però ad oggi non vuole cedere. Il roster è stato stravolto rispetto all’ultima sfortunata stagione, naturale dover mettere ancora un po’ d’olio negli ingranaggi.
Che combini Bradley?
Un’altra delle grandi sorprese di questa stagione l’hanno regalata finora gli Washington Wizards. La banda di coach Unseld sta viaggiando a pieni motori ed attualmente condivide il primato ad Est insieme a New York, Chicago e Miami. Una loro uscita così calda dai cancelli non era facile da preventivare, soprattutto pensando ai grandi cambiamenti che il roster ha subito: Kyle Kuzma, Montrezl Harrell, Kentavious Caldwell-Pope e Spencer Dinwiddie sono ora pezzi importantissimi della realtà Wizards, ognuno alla ricerca di un personale riscatto.
La stella rimane in ogni caso Bradley Beal, nonostante la telenovela che sembrava lo avrebbe portato lontano da Washington in estate. Il suo talento. Una stella che, in questo attacco al ferro, forse ha brillato meno del solito. Ops.
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Ballando con Iman
A proposito di stelle. In questa edizione del celebre varietà americano Dancing with the Stars sta partecipando un concorrente speciale. Il campione NBA 2016 Iman Shumpert ha (temporaneamente?) appeso le scarpette al chiodo e si è concesso una partecipazione al programma televisivo, in coppia con la ballerina professionista Daniella Karagach. A quanto pare, non una semplice comparsata visto il notevole hype a seguito della sua performance di martedì scorso: 40/40 il punteggio per la coppia in gara.
Incapaci di intervenire con cognizione di causa – si può definire ballare se quello che fai è alzare, spostare e far girare la tua partner per tutta la sala? – vedendo uno Shumpert così atleticamente pronto noi tifosi NBA lo rivorremmo al più presto a calpestare i parquet della lega. L’ottima agilità laterale messa in mostra all show non tradisce il suo passato da grande difensore. Nella speranza che posso riguadagnarsi un giorno un roster NBA, facciamo il tifo per lui.