Risultati NBA: DeRozan porta i Bulls in vetta, Clippers e Pacers tornano a sorridere
Nove gare per il nostro solito recap, che vede i Grizzlies superare in casa i Nuggets di Jokic e e Cavs vincere col brivido in quel di Charlotte. Vittorie per Hawks e Magic, mentre i Sixers di Seth Curry battono Portland senza far rimpiangere i numerosi assenti
(4-4) Cleveland Cavaliers 113 – 110 Charlotte Hornets (5-3)
Iniziamo dal colpo esterno dei Cavs di coach Bickerstaff, che in casa degli Hornets strappano una buona vittoria nonostante il tardivo tentativo di rimonta degli ospiti, giunti a un passo da un clamoroso ribaltone.
Le prime battute del match, infatti, sono tutte targate Cavs, che dopo 12 minuti di dominio (40-21) hanno la colpa di tirare i remi in barca prima del tempo, lasciando spazio alle offensive dei padroni di casa, tutt’altro che disposti ad arrendersi.
Già dal secondo periodo, infatti, scatta l’improbabile remuntada dei ragazzi di James Borrego, che punto dopo punto tentano in tutti i modi di rientrare in partita. A 7 minuti dalla fine il tabellone recita 101-84 per gli ospiti, ma con un perentorio 10-0 Ball e Rozier riaprono la gara arrivando a un passo dal pareggio, sfumato per due volte per colpa dello stesso ex Celtics, poco lucido negli attimi clou del match.
Doppia doppia da 24 punti e 16 rimbalzi per Jarrett Allen, seguito a ruota dal 21+8 firmato Markkanen, Dall’altra parte, invece, grande prova di LaMelo Ball, che chiude con 30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist.
(2-5) San Antonio Spurs 118 – 131 Indiana Pacers (2-6)
Dopo quattro sconfitte consecutive i Pacers di coach Carlisle rialzano la testa e colgono un netto successo casalingo al cospetto degli Spurs di Gregg Popovich.
Avvio di gara decisamente scoppiettante, con i padroni di casa che si impongono sugli avversari guadagnando la doppia cifra di vantaggio al termine di un primo quarto dai punteggi decisamente più alti del solito (33-43) grazie a un ottimo 8-10 dall’arco.
Gli ospiti faticano a entrare in partita e i Pacers ne approfittano guadagnando altri 12 punti di scarto nel secondo quarto (56-78), con la gara che si avvia verso un prematuro garbage time che, a conti fatti, consentirà nel finale agli Spurs di rendere meno amaro il punteggio finale.
24 punti, 13 rimbalzi e 6 assist per un ottimo Domantas Sabonis, a cui vanno ad aggiungersi i 19 punti e 8 rimbalzi. 16 punti e 6 assist, invece, per Dejounte Murray, miglior realizzatore dei suoi.
Netto successo esterno dei ragazzi di coach Mosley, che sul tutt’altro che inviolabile parquet del Target Center colgono la loro seconda vittoria di questa stagione grazie a una decisiva quarta frazione di gara.
Match equilibrato nelle prime battute, con i Timberwolves che al termine dei primi due quarti possono contare su un esiguo margine di vantaggio sugli avversari (53-58).
Le cose non cambiano nel terzo periodo (72-78), ma è negli ultimi 12 minuti che il volto della partita cambia radicalmente, con un parziale di 18-3 che rilancia improvvisamente le ambizioni degli ospiti.
Cole Anthony – season-high da 31 punti per lui nella notte – ci mette del suo mandando a bersaglio tre triple che di fatto affossano i Timberwolves per il clamoroso 43-19 con cui si conclude il quarto periodo, sancendo il colpo esterno di Orlando.
Ottima anche la prova del rookie Wagner, autore di 28 punti in 30 minuti, mentre ai Timberwolves non bastano i 23 punti, 16 rimbalzi e 6 assist di uno strepitoso Karl-Anthony Towns e neppure i 24 punti e 6 rimbalzi messi a referto da Anthony Edwards.