(1-7) New Orleans Pelicans 100-112 Phoenix Suns (3-3)
Nottata storica per Chris Paul: nella vittoria in rimonta dei suoi Suns contro i Pelicans, CP3 ha fatto registrare ben 18 assist, portandolo così al terzo posto all-time della classifica assist-man della storia NBA. Con 10.346 assist, Paul è adesso dietro solo a John Stockton e Jason Kidd.
La serata ha però seriamente rischiato di trasformarsi in tutt’altro per i Suns, soprattutto dopo la prima metà di gara in cui NOLA ha fatto il bello ed il cattivo tempo. In vantaggio addirittura di 20 punti in un certo frangente, i Pelicans hanno trovato in Jonas Valanciunas il loro uomo migliore. A metà gara, New Orleans è avanti 59-48.
Nella seconda parte di gara però Chris Paul decide di salire in cattedra e di acquisire il comando delle operazioni. Il quarto periodo è quello decisivo: CP3 tira 5 su 5 dal campo e i lunghi come Kaminsky e McGee trascinano i Suns alla rimonta, superando di fatto i Pels. Paul trova a ripetizione i suoi compagni, ad onor del vero ben poco ostacolati dagli avversari, ancora alla ricerca di una vera identità di squadra.
(1-6) Houston Rockets 117-119 L0s Angeles Lakers (5-3)
I nuovi Big 3 dei Los Angeles Lakers lasciano il primo, vero marchio sulla squadra e sugli avversari. Servono infatti le migliori prestazioni di Davis, Westbrook e James, con questi ultimi due particolarmente decisivi nell’ultimo periodo, per avere la meglio sugli Houston Rockets. Il rematch, giocato a pochi giorni di distanza dal primo incontro stagionale, è particolarmente difficile confrontato proprio alla scorsa gara.
La prima metà di gara è infatti molto complicata per James e soci, totalmente non in grado di offrire risposte difensive adeguate all’esuberanza di Green (24 punti) e Wood (26 punti e 16 rimbalzi). Lo scarso impegno sul lato difensivo permette a Houston di segnare ben 70 punti nella sola prima metà di gara, quando un paio di notti fa arrivarono ad 85 in tutta la partita.
Le stelle del roster capiscono che è il momento di elevare consistentemente il proprio livello di gioco e nella seconda metà di gara i Lakers acquisiscono il controllo delle operazioni. Sia James (30) che Westbrook (27) che Davis (27) scollinano oltre quota 20 punti segnati, per la prima volta, con i primi due in particolare abili a rimettere davanti i Lakers nel quarto periodo quando segnano 10 punti in fila. Jalen Green prova a riaprire la gara con due triple consecutive per il -1 Rockets, ma un libero di Monk e l’errore finale di Porter da 3 mettono la parola fine alla partita.