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Risultati NBA: troppo Curry per gli Hawks, Nets ko a Chicago. Successi all’overtime per Lakers e Grizzlies

Otto gare nella nottata Nba che vede i Bulls confermare le proprie ambizioni ad est. Tutto facile per Warriors e Mavs, successo anche per Denver nonostante il brutto episodio Jokic-Morris. Sconfitta casalinga per i Sixers orfani di Embiid

(6-3) Phoenix Suns 109 – 104 Sacramento Kings (5-6)

La forza dell’esperienza e l’aiuto della tecnologia consentono ai Suns di strappare una preziosissima vittoria sul campo dei Kings al termine di un match equilibrato e aperto a ogni soluzione.

Un primo tempo molto bilanciato (67-64) lascia immediatamente spazio a un terzo periodo che, al contrario, vede gli ospiti imporre il proprio dominio sui ragazzi di coach Walton, che crollano improvvisamente concedendo un parziale di 31-12 che non sembra apparentemente lasciare scampo in ottica vittoria finale.

Così non è, perché nonostante lo svantaggio di 21 punti l’orgoglio dei padroni di casa consente loro di riportarsi in carreggiata sul 107-102. A quel punto, il canestro con fallo subito da Harrison Barnes potrebbe rappresentare la svolta in casa Kings, ma la richiesta di coach Williams di rivedere le immagini consente agli arbitri di individuare un fallo in attacco che, a conti fatti, salva i Suns.

24 punti – massimo in stagione – in soli 22 minuti per Cameron Payne in uscita dalla panchina, mentre ai Kings non bastano i 26 punti di Barnes e i 24 di De’Aaron Fox.

(7-3) Miami Heat 96 – 116 Denver Nuggets (6-4)

Successo casalingo per i ragazzi di coach Malone, che al Pepsi Center si sbarazzano senza troppe difficoltà degli Heat dovendo però fare i conti con l’espulsione di Jokic per una violenta spallata rifilata a Markieff Morris.

Il fattaccio si consuma a 2 minuti e mezzo dalla fine, con la gara già abbondantemente in ghiaccio e Morris che, dopo una gomitata a metà campo, viene ripagato con una dura spallata da dietro che lo manda a terra, con una brutta caduta e qualche possibile conseguenza al collo, rischio fortunatamente scongiurato a detta di coach Spoelstra.

25 punti, 10 assist, altrettanti rimbalzi e una richiesta di scuse per Nikola Jokic, resosi poi conto della gravità dell’accaduto una volta riviste le immagini; 25 punti anche per Will Barton, mentre tra le fila degli Heat l’unico a salvarsi è Jimmy Butler con i suoi 31 punti e 8 assist.

(5-7) Charlotte Hornets 123 – 126 Los Angeles Lakers (6-5) [OT]

Il secondo overtime della nottata Nba arriva dallo Staples Center di Los Angeles, dove nel supplementare i ragazzi di coach Vogel strappano una vittoria casalinga a spese degli Hornets di coach Borrego.

Come da tabellino il match si rivela decisamente equilibrato, con le due squadre che fin dalla prima palla a due si affrontano a viso aperto regalando spettacolo agli spettatori neutrali. Il primo tempo va in archivio con i gialloviola avanti di un punto (60-61), con i padroni di casa che allungano ulteriormente nella terza frazione mettendo altre 6 lunghezze tra sé e Charlotte.

LaMelo Ball – autore complessivamente di 25 punti, 15 rimbalzi e 11 assist – e compagni, però, non si arrendono, e negli ultimi 12 minuti riescono a forzare il supplementare grazie a una bella prova d’orgoglio. Questa volta, però, le cose non vanno come a Memphis: pur orfani di LeBron James, i losangelini non si lasciano scomporre dalla reazione degli avversari e completano la missione portando a casa la vittoria grazie al sangue freddo di Anthony Davis – 32 punti e 12 rimbalzi per lui – che nel finale mette a segno un bel fadeaway blindando poi il successo dalla linea della carità.

29 punti a testa, dall’una e dall’altra parte, per Carmelo Anthony e Terry Rozier, che con il loro contributo impreziosiscono una gara ricca di emozioni.

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