Partita dopo partita, i Brooklyn Nets stanno confermando le altissime aspettative di quest’anno. Nonostante sia ancora presto per emettere verdetti, la squadra di Kevin Durant non sembra infatti soffrire l’assenza di Kyrie Irving, potendo anche contare su un James Harden in netta ripresa.
Dopo alcune uscite discutibili, infatti, The Beard sembra finalmente vicino ai propri standard abituali. La prestazione contro i New Orleans Pelicans conferma quanto appena detto: i 39 punti, 5 rimbalzi e 12 assist del giocatore sono stati fondamentali per la vittoria dei Nets, che hanno avuto qualche difficoltà di troppo con la peggiore squadra della lega.
Brooklyn Nets – New Orleans Pelicans: le parole di James Harden nel postpartita
Lo stesso James Harden ha parlato della propria condizione fisica ai microfoni di ESPN nel postpartita, confermando i segnali incoraggianti mostrati sul parquet. Queste le parole del playmaker di Brooklyn:
Sto tornando. La NBA è il livello di sport professionale più alto, dove ci sono i giocatori con più talento al mondo, quindi non è facile scendere in campo e fare ciò che faccio. Serve molto lavoro per giocare come playmaker come mi avete visto fare.
Quando non segno 30 punti e registro qualcosa come 18 punti la gente si chiede ‘Cosa c’è che non va in James?’. È comunque abbastanza buono. Ho giocato così bene e ad un livello così alto che voi [i media] settate degli standard per me, e anche io faccio la stessa cosa. Per quanto mi riguarda, continuo a lavorare, mi sento molto meglio. Il lavoro non si ferma.
Harden ha poi risposto ironicamente ad una domanda sugli aggiustamenti difensivi che le squadre avversarie potrebbero usare contro la sua squadra:
Uhm, pregare? Sto scherzando. È difficile. Siamo [Harden e Durant] due giocatori altruisti. Siamo versatili. Kevin è sicuramente conosciuto per lo scoring, ma è anche un passatore generoso, soprattutto con raddoppi e cose simili. È difficile marcare lui ed è difficile marcare me, specialmente quando siamo in forma.
Modestia a parte, Harden non ha tutti i torti: con o senza Irving, questi Nets rimangono comunque un team quasi inarrestabile.
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