Il Madison Square Garden avrà sempre un posto speciale nel cuore di Carmelo Anthony.
Nella notte NBA i Lakers hanno sfidato i New York Knicks nel loro tempio, il Madison Square Garden, uscendone sconfitti. Tutti gli occhi erano sul 10 volte All-Star che, in uscita dalla panchina, ha ricevuto una standing ovation dal pubblico che lo ha tanto amato in passato.
Dopotutto i Knicks sono la squadra con cui Carmelo Anthony si è consacrato tra i grandi della pallacanestro, giocando 412 partita in sei stagioni e mezzo, e mantenendo 25 punti, sette rimbalzi e tre assist di media.
Carmelo Anthony, sconfitta meno amara: che affetto dai suoi ex tifosi
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Il Garden è stato inoltre teatro di molti dei momenti migliori della carriera di Anthony, incluso il suo career-high per punti, 62, contro gli allora Charlotte Bobcats, il 24 gennaio 2014.
Nonostante questa fosse la quarta gara giocata da Anthony come avversario dei Knicks al Garden, il giocatore non è ancora riuscito ad ottenere una singola vittoria.
Ai microfoni di SNY, Carmelo Anthony ha spiegato il suo rapporto con New York insistendo su cosa significhi per lui tornare a “casa”:
“Questa è casa mia. La mia famiglia vive qui, mio figlio va a scuola qui. Io vivo qui. Ogni volta che sono libero, tornare a New York e riconoscere quando la gente qui mi voglia bene e dimostri il proprio affetto per me, mi fa sempre sentire bene. Quello che ho rappresentato mentre ero qui è difficile da spiegare in quanto va oltre la pallacanestro, va oltre lo sport. Lo riconosco, la gente sa cosa ho fatto e mi capisce, e io capisco loro. Si tratta di un sentimento difficile da spiegare se non sei qui e puoi sentire l’energia del posto, è difficile capirlo da fuori.”
In questa stagione, all’età di 37 anni, Melo ha ritrovato un buonissimo stato di forma con i Los Angeles Lakers. In uscita dalla panchina sta tenendo 15 punti di media, con una percentuale di 47.3% dal campo e 46.1% da tre, mettendo a segno quasi tre triple a partite, career-high per lui.
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