(15-8) Chicago Bulls 119-115 New York Knicks (11-11)
Chicago apre la sua coppia di trasferte nella Grande Mela con il primo appuntamento stagionale al Madison Square Garden. Il primo quarto è uno dei migliori di questo scorcio di stagione. Gli ospiti scappano nella seconda metà del periodo, con un parziale di 24-8 ispirato dallo scoppiettante inizio del tandem LaVine-Vucevic.
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Il duo combina per 24 dei 37 punti di squadra. Doppiati più volte gli avversari, dopo 12′ i Bulls chiudono con un vantaggio di 18 lunghezze. Nel secondo periodo tocca a DeMar DeRozan cavalcare il momento, con otto punti consecutivi per i suoi che gli consentono di raggiungere agevolmente la doppia cifra. New York fatica a trovare ritmo e muove il punteggio sopratutto dalla lunetta (13-14 nel solo 2° parziale). Chicago amministra in pieno controllo toccando anche il +21 in una leadership oscillante tra 15 e 20 punti di margine e mai davvero in discussione. Ospiti al riposo avanti di 18 e con 69 punti a tabellone: pareggiato, per la seconda volta in stagione, il miglior parziale di squadra dopo 24′.
A proposito di parziali, New York si rimette in careggiata alla ripresa delle operazioni dopo l’intervallo, grazie a un 25-7 nello spazio di poco più di 6′ di gioco nelle fasi inziali del 3° quarto e arriva a un solo punto (79-78), venendo ricacciata indietro dal canestro da oltre l’arco di Nikola Vucevic. Chicago si affaccia alla frazione conclusiva con sei punti da gestire.
.@IQ_GodSon got The Garden going CRAZY. pic.twitter.com/EivFEP4oAg
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Il 7-0 chiuso dalla tripla di Alec Burks porta i Knicks in parità a 97 e per i ragazzi di coach Thibodeau si profila un nuovo finale in volata dopo quello amaro del derby (vs Brooklyn). A 2′ dalla fine Randle non converte il libero del gioco da tre punti che avrebbe rimesso in equilibrio il parziale a 111. Si rifarà nel giro in lunetta successivo (1-2), salvo poi perdere palla “scippato” da Alex Caruso. La penetrazione vincente di DeMar DeRozan vale il +4 ai Bulls e intervalla i momenti a cronometro fermo che sanciscono il punteggio finale.
LaVine DeRozan e Vucevic, 70 punti in combinato nei precedenti contro New York, fanno la voce grossa. Sono rispettivamente 27 a testa per i compagni di backcourt, addirittura 34 (season-high) per il montenegrino, con 12-19 al tiro e un solo errore ai liberi. Per i padroni di casa, doppia doppia da 30 punti e 12 rimbalzi firmata Randle nonostante le difficoltà in chiusura. 16 punti e sette rimbalzi per Alec Burks, così come 16 sono i punti di Fournier e di Rose. Quest’ultimo, tra gli ex di serata, è ormai a suo agio in uscita dalla panchina. Infine, 15 punti anche per Immanuel Quickley (6-17).
(14-9) Milwaukee Bucks 93-97 Toronto Raptors (10-13)
Reduce dalla vittoria in volata sugli Hornets, Milwaukee affronta in back-to-back la trasferta a Toronto. Una partita di riposo per Giannis Antetokounmpo, sostituito nello starting five di coach Budenholzer da Pat Connaughton. La tripla di Scottie Barnes rompe la terza parità del primo quarto – a quota 23 – e garantisce ai Raptors un possesso pieno di vantaggio dopo 12′. Un altro canestro pesante, sempre del rookie, regala ai padroni di casa il massimo vantaggio del primo tempo sul +8.
The confidence
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— Toronto Raptors (@Raptors) December 3, 2021
Nel 3° quarto dei Raptors 13 dei 25 punti di squadra portano la firma di Fred VanVleet. I canadesi vedono tuttavia ridursi il proprio vantaggio e conservano un tesoretto di cinque punti di margine per gli ultimi 12′. Un solo possesso tra le squadre a 33″ dalla fine dopo la tripla segnata da Bobby Portis. La differenza la fa la precisione a cronometro fermo: 2-2 per Fred VanVleet, un errore a testa nei rispettivi viaggi in lunetta per Middleton e Portis. Sotto di due, Milwaukee avrebbe una chance per passare in vantaggio, ma Pat Connaughton dall’angolo manca la tripla del sorpasso. Un nuovo 2-2 di VanVleet ai liberi certifica il 97-93 Raptors, che tornano a vincere in casa dopo cinque K.O consecutivi. Milwaukeee, di contro, vede interrompersi la sua striscia positiva a otto vittorie.
29 punti, cinque rimbalzi e quattro assist per Fred VanVleet. 20 punti, otto rimbalzi, quattro assist e 50% al tiro per Pascal Siakam. Lato Milwaukee il migliore è Jrue Holiday (26 punti, otto assist e sei rimbalzi), 22 con otto rimbalzi per Middleton. Bobby Portis fa registrare una doppia doppia (15 punti, 11 rimbalzi).
(6-16) Oklahoma City Thunder 79-152 Memphis Grizzlies (12-10)
Anche senza Ja Morant, Memphis continua imperterrita la sua corsa e raccoglie la terza vittoria wire-to-wire consecutiva – sempre in vantaggio dall’inizio alla fine, ndr. Poche parole per descrivere le proporzioni della sconfitta di OKC , numeri impietosi. Dopo 12′ Memphis per poco non doppia gli avversari nel punteggio (16-31), ma perchè la circostanza si verifichi è sufficiente attendere l’intervallo: 72-36. Come ricorda ESPN, il parziale rappresenta un record per entrambe le squadre: vantaggio più ampio nella storia dei Grizzlies, distacco più ampio in quella dei Sonics/Thunder. Non è finita qui. OKC non segna praticamente mai (33% solo sfiorato), trovando a malapena “sollievo”, se così vogliamo dire, dalla lunetta. Memphis raggiunge i 100 punti già con poco meno di 4′ sul cronometro del 3° quarto e per i Thunder la serata si fa lunga, lunghissima.
A JITTY POSTER FOR THE RECORD BREAKER pic.twitter.com/RXRqofvigk
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Il divario è eloquente e arriva fino a 78 punti. Nella storia NBA non era mai successo che una squadra chiudesse un match con uno scarto superiore ai 70 punti. Purtroppo per Oklahoma City, che già deteneva da qualche mese il poco invidiabile record per la più ampia sconfitta casalinga – – 57 vs Pacers a maggio ndr. – c’è sempre una prima volta.
The @memgrizz beat the Thunder by 73 points (152-79).
It's the 1st time in NBA history that a team won a game by at least 70 points. pic.twitter.com/7EaroAu3zS
— ESPN Stats & Info (@ESPNStatsInfo) December 3, 2021
In una serata da archiviare al più presto, per i Thunder sono 15 i punti del top scorer di squadra Lu Dort. Dall’altra parte Memphis manda nove dicasi NOVE giocatori in doppia cifra: 27 punti con 9-11 per Jaren Jackson Jr. In uscita dalla panchina, avvicinano quota 20 anche De’Anthony Melton (19 punti, sei rimbalzi, cinque assist), Santi Aldama (18 punti, 10 rimbalzi) e John Konchar (7-8 al tiro).