La notte NBA ci ha regalato un importante scontro al vertice, il secondo di questa settimana tra i Golden State Warriors e i Phoenix Suns. A questo giro, dopo la fragorosa caduta di martedì notte, a sorridere sono stati i ragazzi di coach Steve Kerr.
Warriors e Suns pareggiano quindi i conti e si dividono le partite fin qui giocate, in attesa della sfida in occasione del Christmas Day. Il 118-96 finale riporta Golden State in cima alla Western Conference e interrompe la striscia di 18 vittorie consecutive di Phoenix, comunque record di franchigia.
A mettere la firma al match ci ha pensato Steph Curry. Il #30 rialza la testa dopo la pessima uscita di martedì notte con 23 punti in pieno stile Curry (6 triple sugli 11 tentativi per lui), aiutato e non poco dagli exploit offensivi di Andrew Wiggins (19 punti), Gary Payton II (19) e Juan Toscano-Anderson (17).
Steve Kerr modera l’entusiasmo
La prestazione corale dei suoi uomini ha certamente soddisfatto Steve Kerr, capace di limitare Phoenix alla sua peggior prestazione offensiva dell’intera stagione. Nonostante questo, forse anche col pensiero all’assenza di Devin Booker dopo l’infortunio rimediato ad inizio settimana, il coach ha voluto mettere le cose in chiaro:
“Sappiamo bene che siamo noi che dobbiamo rincorrerli e non viceversa. Siamo rimasti fuori dai Playoff per due anni, perciò sono quelli da inseguire. Sono la miglior squadra della Western Conference, fino a quando qualcuno non dimostrerà il contrario.
Specialmente nel secondo tempo siamo stati molto più pazienti. Una volta che ci siamo assestati dopo quei tremendi minuti finali del primo tempo, siamo andati in controllo e ci siamo guadagnati una vittoria di qualità”
Ovviamente, così come coach Monty Williams dall’altra parte, anche Steve Kerr gioca a nascondersi. Entrambi gli allenatori puntano il dito verso il collega alla domanda che riguarda la miglior squadra ad Ovest, ed effettivamente il successo a testa conquistato dai due pone la risposta tecnicamente a metà strada.
Vedremo in occasione della partita di Natale dopo si poserà l’ago.
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