Vittoria roboante per i Golden State Warriors contro i Chicago Bulls nella notte. Ma, nell’euforia per l’ottimo risultato, si nasconde un po’ di preoccupazione. Stephen Curry, mentre penetrava a canestro nel primo tempo, ha subito un colpo ed è caduto male e duramente sulla sua mano destra. Curry aveva saltato gran parte della stagione 2019-2020 proprio a causa di una frattura alla mano, ma nel dopo partita ha rassicurato sulle sue condizioni di salute.
Le dichiarazioni di Stephen Curry
Stephen Curry, dopo un paio di minuti a bordo campo, è rientrato nella partita, chiudendo con 19 punti messi a referto. La stella degli Warriors ha poi commentato l’accaduto con i giornalisti:
“Tutto quello che riguarda le mani, specialmente la destra, mi preoccupa un poco. Ma la sensibilità è tornata, la forza è tornata. Fa male, ma me la caverò. Ho una sorta di disturbo da stress post-traumatico da quando mi sono infortunato due anni fa. Quando sono caduto mi pareva più o meno la stessa sensazione, ma la farò guardare e valutare fuori dal campo. Dovrebbe essere tutto a posto.”
Stephen Curry ha trovato un grosso aiuto in Jordan Poole (22 punti) e Jonathan Kuminga (25 punti) nel battere i Chicago Bulls. Soprattutto quest’ultimo ha sorpreso Curry, che ha elogiato il suo compagno nel dopo partita:
“Il suo gioco è interessante perché puoi buttarlo in campo con qualsiasi tipo di quintetto e lui è in grado di giocare il suo gioco. É tutta questione di sacrificio e intensità per lui in fin dei conti. É molto atletico, ha un grande vantaggio nelle cose che sa fare bene e brilla quando gioca duro.”
Gli Warriors dovevano infatti fare i conti con le assenze pesanti di Klay Thompson e Draymond Green. Per il primo era stata programmata una gara di riposo, dopo i 20 minuti giocati contro i Bucks nella sua terza partita stagionale. Green è, invece, ancora alle prese con un problema al polpaccio, e dovrebbe rientrare nel corso della prossima settimana.
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