L’All-Star Weekend di Cleveland, lo stiamo ripetendo ormai da tempo, si svolgerà in un contesto celebrativo particolare. Negli ultimi tempi la kermesse ha rivitalizzato con formule più o meno riuscite i vari eventi della tre giorni e l’occasione pare propizia per testare nuova modifica.
NBA, All-Star Weekend: come cambia il Rising Star Game
La sfida non vedrà contrapposte due formazioni – Team World e Team USA – bensì quattro squadre formate sette giocatori ciascuna. La selezione dei 28 partecipanti, si legge nel comunicato diffuso dalla lega, seguirà questo criterio di distribuzione:
- 12 giocatori al primo anno in NBA (rookie);
- 12 giocatori alla seconda stagione (sophomore);
- Quattro giocatori dal Team Ignite della G League
La squadra vincitrice verrà decretata al termine di tre partite (due semifinali a 50 punti e successiva finale a 25 punti). I tre incontri, come si può notare, avranno un “punteggio limite” da raggiungere. Tale target, di fatto, decreterà la durata dei match al posto del consueto cronometro. La scelta non è casuale dato che la somma rievoca i 75 anni di storia della NBA. Leggende incluse nella Top 75 ogni epoca della NBA alleneranno le squadre. Assistenti allenatori NBA ed head coach G League si occuperanno della selezione dei componenti per formare i roster in competizione.
Nell’intervallo tra la seconda semifinale e la finale, è in programma inoltre una prova di abilità. Verranno coinvolti otto giocatori, tra NBA e Ignite Team della G League, divisi in quattro coppie. Obiettivo sarà replicare, da zone del campo prestabilite, alcuni tiri che hanno segnato la storia dei Playoff.
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