Subito dopo l’All-Star Game, i Brooklyn Nets hanno messo le mani sul free agent più appetibile del momento: Goran Dragic. Gli addetti ai lavori erano sicuri che lo sloveno sarebbe approdato a Dallas, a giocare con il connazionale Doncic, o avrebbe fatto ritorno a Miami.
Goran Dragic ha invece scelto la meta Brooklyn, spiegando come gran parte del merito per la scelta sia stata la presenza in panchina del suo mentore, Steve Nash.
Goran Dragic ha scelto i Nets: ecco chi era sulle sue tracce
Di seguito le prime parole del playmaker da giocatore dei Nets:
“C’erano sei squadre che mi volevano, non farò nomi ma credo siano tutte considerabili papabili contendenti al titolo. Ho scelto Brooklyn e sono felice di potermi mettere al servizio di giocatori come Kyrie Irving, Kevin Durant, Ben Simmons, LaMarcus Aldridge e soprattutto di giocare per coach Nash. Finire la mia carriera con lui sarebbe davvero fantastico.”
Successivamente, ha parlato di quanto risulti strano essere allenato da un ex-giocatore e grande amico, che gli ha insegnato i segreti del gioco.
“Siamo amici, ma in questa situazione bisogna essere seri, si parla comunque di lavoro. Lui è stato il mio mentore ai Suns, e lo sarà ancora una volta, qui a Brooklyn. Credo che stia facendo un buonissimo lavoro, e spero che per la seconda parte della stagione riesca a compattare il gruppo per fare molto bene come squadra.”
Infine Dragic ha spiegato di aver avuto contatti con alcuni dei giocatori dei Nets prima di firmare, in primis KD, Ben Simmons ed Andre Drummond.
“Ho parlato con KD, e Ben mi ha scritto prima di firmare. Anche Andre Drummond ha subito mostrato di volermi in squadra, ci conosciamo perché ci siamo allenati insieme a Miami con lo stesso coach.”
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