Quella arrivata nella notte NBA è stata certamente una delle vittorie più notevoli dell’ultimo periodo per i Brooklyn Nets. Senza Kyrie Irving, ancora limitato dalle restrizioni newyorkesi, Steve Nash si è affidato a Kevin Durant per superare gli Utah Jazz.
KD35 ha risposto presente, mettendo a referto 37 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Una prestazione totale che gli vale il sorpasso a Jerry West nella lista dei migliori scorer NBA della storia. La soddisfazione della vittoria si unisce poi al trash talk ai danni dei giocatori Jazz, una squadra storicamente poco simpatica alle altre 29 franchigie della lega. Emblematica è stata infatti una tripla di Durant ai danni di Hassan Whiteside, suo marcatore in quel frangente, deriso beffardamente per il tentativo di stoppata.
Altro episodio, il rinnovato scherno già visto qualche giorno fa ai danni di Evan Fournier, a questo giro indirizzato a Royce O’Neale.
Kevin Durant, il “villain” dell’NBA
L’atteggiamento derisorio di KD è spalleggiato dalle sue notevoli prestazioni. Da quando è tornato dall’infortunio, Durant sta viaggiando sui 30.8 punti di media a partita, complice per sei vittorie nelle ultime sette.
Lo stesso giocatore ha commento così la sua performance:
“Loro sono indubbiamente una delle squadre migliori della lega. Hanno degli ottimi giocatori, tirano fuori il meglio di me. Ho voluto essere un riferimento per i miei e lasciarmi guidare dai tifosi, dandogli quello che si aspettavano”
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