I Los Angeles Lakers non subivano così tanti punti (82) nel primo tempo di una partita dal lontano 1959. Se la misura temporale non dovesse rendere l’idea, aggiungiamo pure che la squadra NBA all’epoca era di scena a Minneapolis.
Con un obiettivo ancora da conquistare, il Play-in, che via via sta sfuggendo di mano, Frank Vogel non può che prendere atto dello smarrimento mostrato dal roster, privo di due elementi chiave come LeBron James ed Anthony Davis per la trasferta in Texas.
Frank Vogel prova a tenere saldo il timone dei Lakers
Di seguito un passaggio della conferenza stampa post partita del coach ai microfoni di Spectrum SportsNet.
“Questo [di Dallas] è uno degli attacchi più prolifici in tutta la lega. Bisogna prepararsi per fermare il pick n roll di Luka Doncic e con tanti assenti c’era bisogno di un’esecuzione [tecnico-tattica] di alto livello. Abbiamo cominciato molto male, tutto il primo tempo davvero male […] e anche negli aggiustamenti in corsa, piano B, C o che dir si voglia, non abbiamo messo energia, IQ, durezza [fisica e mentale] concentrazione e voglia di lottare sufficienti. Non è accettabile, performance mediocre da parte di tutti, allenatori inclusi. Le classifiche sono il risultato, dobbiamo focalizzarci sul percorso, il lavoro da fare che ci porti alla prossima vittoria. Quando diciamo di voltare pagina si comincia con il valutare l’ultima partita disputata per trasmettere la lezione alla gara successiva. Senza determinati giocatori il deficit di talento si compensa con l’esecuzione e ci si deve adattare. Non siamo stati in grado di farlo.”
La sfida a Utah è un ulteriore banco di prova per i Lakers. Il finale di una stagione che, comunque vada a finire, sarà incandescente.
Leggi anche:
Paul George torna dall’infortunio e cita Kobe Bryant
Joel Embiid incassa KO con i Bucks: “Partita cambiata con me in panchina”
Classifica NBA 2021-2022 aggiornata al 30 marzo