Golden State Warriors

NBA, i Golden State Warriors si assicurano i Playoff contro i Jazz

I Golden State Warriors stavano aspettando la partita contro gli Utah Jazz come poche altre cose in questo finale di stagione.

Questo perché nel tabellone dei piazzamenti ai Playoff, una vittoria avrebbe dato ai Dubs non solo il vantaggio sui Mavericks ma anche la sicurezza di non finire quinti in caso di arrivo alla pari con la stessa Utah.

Questa storia si è conclusa nel migliore dei modi per la banda allenata da Steve Kerr, con gli Warriors che hanno battuto i Jazz per 111-107, assicurandosi un piazzamento invidiabile in vista dei Playoff. Dopo la sconfitta contro i Phoenix Suns, la squadra è riuscita a ripartire da tutti gli elementi positivi che l’hanno contraddistinta finora.

Vantaggio preso sui Mavericks e Playoff assicurati dai Golden State Warriors: ecco il commento del coach

La difesa, statisticamente la migliore della lega, e l’attacco, ritornato fluido soprattutto attraverso le giocate di Klay Thompson e Jordan Poole, sono state il punto fermo da cui ripartire; il backcourt di San Francisco ha infatti messo a segno 36 e 31 punti rispettivamente. Nel post-partita, è stato proprio il coach Steve Kerr a commentare in modo entusiasta la prestazione dei suoi ragazzi.

“Beh, per quanto riguarda la partita, eravamo a conoscenza della sua importanza. Non ne abbiamo parlato molto nelle riunioni di squadra, ma i ragazzi lo sapevano. Se ne era parlato all’interno dello staff, e anche Steph ne ha sottolineato l’importanza, parlandone ai ragazzi.”

Successivamente il coach non ha fatto mancare i complimenti alla sua squadra, sottolineando l’energia messa in campo.

“Ho visto una grandissima performance. Sono rimasto stupefatto dalle giocate di Klay e Jordan. Dall’energia e la passione di Draymond e dalla difesa metodica di Andrew e Otto. Tutti hanno giocato bene, mi hanno davvero sorpreso perché siamo alla fine di una stagione faticosa.”

Nel caso di Klay Thompson, la guardia è riuscita a risollevarsi nel migliore dei modi, dopo una serie di prestazioni negative. La strategia del coach è stata principalmente quella di evitargli tiri forzati, cercando di ricostruire un ritmo attraverso tiri presi liberamente.

“Gli abbiamo visto fare quei tiri milioni di volte. Se Klay ha mandato la palla nel canestro tantissime volte, possiamo anche vederlo mandarla fuori. Non stava tirando bene ma non ne abbiamo fatto un dramma, perché sapevamo che prima o poi si sarebbe sbloccato. Fortunatamente ha sempre continuato a segnare dal midrange, e questo lo ha aiutato a prendere ritmo per tornare a segnare i tiri impossibili.”

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Pubblicato da
Gabriele Russo

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