Il trionfo dei Philadelphia 76ers di questa notte sui Toronto Raptors ha un duplice valore. Non solo ovviamente per i Sixers che si aprono le porte del secondo turno Playoff (vs Miami a partire da lunedì notte), anche Doc Rivers può togliersi un bel sassolino dalla scarpa.
A più riprese infatti all’headcoach di Philly è stato ricordato delle sue clamorose cadute nella postseason quando le sue squadre si sono trovate in vantaggio per 3-1. Il suo palmares in questa triste categoria conta infatti tre episodi: nel 2003 sulla panchina degli Orlando Magic vs i Detroit Pistons, nel 2015 con i Los Angeles Clippers vs gli Houston Rockets e infine sempre alla guida LAC vs i Denver Nuggets nella bolla di Orlando.
A questo giro però, nessuno spettro. Nonostante la serie sul 3-1, Doc Rivers e ragazzi hanno chiuso la pratica Toronto spazzando via i canadesi con un match da 132-97.
La maledizione del 3-1 allontanata, Doc Rivers porta avanti i Sixers
Comprensibilmente innervosito dalle provocazioni dei reporter, il coach di Philadelphia ha risposto a tono:
“E’ facile usare me come esempio, vorrei solo che raccontaste però la storia per intero. I miei Orlando Magic erano l’ottava piazza e nessuno mi da credito per aver combattuto così contro Detroit. Vi invito a dare un’occhiata a quel roster, sono certo direste ‘Gran bel lavoro da parte del coach!’. Coi Clippers Chris Paul non ha giocato le prime due gare, quando lo ha fatto era su una gamba e non avevamo fattore campo. E per l’ultimo esempio, quello si, quella serie l’abbiamo buttata via. Su questa non dico nulla. Eravamo nella Bolla di Orlando e, come abbiamo visto, è capitato di tutto. Non c’erano tifosi né fattore campo, Gara 7 sarebbe stata a Los Angeles”
Insomma, un Doc Rivers decisamente indispettito, ma alla fine dei conti sono i fatti che parlano. E in questi Playoff, la maledizione del 3-1 è soltanto un ricordo.