Nella notte NBA si è consumata la seconda Gara 1 di queste Finali di Conference. Dopo infatti il primo incontro a Est tra Miami Heat e Boston Celtics, i Golden State Warriors hanno travolto in casa i Dallas Mavericks 112-87. Una partita mai in bilico, coi padroni di casa già capaci di scappare sul +10 a fine primo quarto.
Klay Thompson è stato certamente uno dei protagonisti della sfida, lui che ha vissuto una partita da montagne russe: a quota 0 punti fino alla sirena dell’intervallo, si è svegliato nel terzo periodo mettendo a segno 11 dei suoi 15 punti finali. Tempismo ideale per i suoi Warriors, che proprio a inizio ripresa hanno dato la scodata finale.
“La nostra lunghezza ha fatto la differenza in difesa. Andrew [Wiggins] ha giocato alla grande stasera e anch’io voglio prendermi i miei meriti nonostante quello che dicano, so di essere ancora un buon difensore. Steph e Draymond, sappiamo che sono sempre attivi in questa metà del campo. Abbiamo messo molto pressione sui palleggiatori avversari e la nostra difesa sul pallone è stata incredibile. Se vogliamo bissare anche venerdì dobbiamo ripetere tutte queste cose”
La difesa Warriors è stata certamente un fattore in questa Gara 1, coi Mavs capaci di toccare appena il 36% dal campo e il 30% da tre.
Klay Thompson e gli elogi a Wiggins: “Certe cose per lui sono naturali”
Lo sforzo collettivo degli Warriors he sedato un Luka Doncic che nella serie contro i Phoenix Suns aveva mostrato tutto il suo talento (32.6 punti, 9.9 rimbalzi, 7.0 assist). Una lode sentita Klay Thompson ha deciso di farla nei confronti di Andrew Wiggins, lui che per lo più ha avuto il compito di marcare lo sloveno.
“Il ragazzo è una prima scelta al Draft. Il suo atletismo, la sua lunghezza… sono tutte cose che non puoi insegnare, per lui sono naturali. Sono davvero felice che il mondo stia vedendo il giocatore che è davvero, un incredibile esterno che potrà giocare a questi livelli per i prossimi 10 anni”
Wiggins su tutti ha fatto la differenza in entrambi i lati del campo. 19 punti, 5 rimbalzi e 3 assist per l’ex T’Wolves, col merito di aver tenuto Doncic a 20 punti (33.3& dal campo). Bene anche Steph Curry (21 punti e 12 rimbalzi) e Jordan Poole, che chiude con 19 dalla panchina.
Leggi anche
NBA, Doncic mastica amaro ma rilancia sfida Warriors: “Solo Gara 1, ci crediamo”
NBA, i quintetti All-Rookie NBA 2021-2022
NBA, Sean Marks sul rinnovo di Irving: “Non ne abbiamo ancora parlato”