Jalen Duren ha mostrato lampi davvero interessanti nell’unica stagione al college, specialmente in difesa. Deve ampliare il bagaglio offensivo per completare il quadro. Fa inoltre leva sulla giovane età, più un vantaggio che altro in sede di Draft.
Boys among men, reloaded. Potremmo presentare così, sulla scia di un celebre, consigliato libro a firma di Jonathan Abrams, il profilo di Jalen Duren. Freshman in uscita da Memphis, il ragazzo non compirà 19 anni prima di novembre, ma per quella data avrà con ogni probabilità alle spalle già tre settimane della sua stagione da rookie. Salvo ribaltoni clamorosi sarà infatti il giocatore più giovane scelto al primo giro del Draft NBA 2022. Prospetto high-school numero 1 per il 2022, dopo un junior year a Monteverde Academy il ragazzo si è ‘riclassificato’ 2021, preferendo la Memphis di Penny Hardaway ad altre opzioni, collegiali e non (Kentucky, Miami Florida, G League NBA, l’australiana NBL). Nell’unica stagione NCAA della carriera Jalen Duren ha contribuito al ritorno dei Tigers al torneo, da nona testa di serie, per la prima volta dal 2014. Avanti in doppia cifra all’intervallo della sfida di 2° turno contro Gonzaga, Memphis non ha poi retto l’urto di Drew Timme, autore di 21 punti nella seconda metà di gara: vittoria Bulldogs 82-78. Per Duren è arrivato ora il momento di voltare pagina.
Punti forti
Considerato il miglior giocatore ‘interno’ nel tabellone del Draft NBA 2022, Jalen Duren dispone di un frame fisico formidabile (211 cm per 113 chilogrammi di peso). Tale stazza gli consente, sulla carta fin da ora, di reggere il confronto con diversi lunghi della lega. L’atletismo, espresso soprattutto in verticale, è davvero notevole, così come il potenziale da rim protector.
Qualche numero dalla stagione freshman: almeno una stoppata a referto per le prime 16 partite, dal debutto del 9 novembre 2021 fino al 9 febbraio. La stat-line più impressionante della sua annata è arrivata contro Western Kentucky – 20 punti, 19 rimbalzi e 5 stoppate, quarto giocatore al primo anno ad accumulare cifre simili dal 2010-2011 a oggi.
Il ragazzo beneficerà senza dubbio delle spaziature NBA e, circondato da esterni in visione sul perimetro, potrà mettere a frutto istinti e letture già più che discreti, in particolare dal post e in situazioni di short roll.
Jalen Duren's passing is one of the traits that makes him a likely top 10 pick. His playmaking out of the post highlights the overarching theme of good vision in finding cutters, and he can pass out of the short roll. Underrated passing big man out of Memphis; 18 till November pic.twitter.com/WshRNsOCbD
Perentorio nel dunker spot, Duren cattura buona parte dei palloni alzati in lob nei pressi del ferro.
Jalen Duren's ability to finish passes from difficult vantage points is special, and a skill he'll be able to hang his hat on early in his NBA career. He has terrific hands, a huge reach and incredible explosiveness, giving him a considerable catch radius to throw lobs to. pic.twitter.com/jtmUsWQTuY
Il gioco offensivo di Jalen Duren risulta ancora piuttosto limitato, specialmente nelle soluzioni spalle a canestro, dove vanno aggiunti movimenti per non diventare troppo prevedibile. In generale il pitturato é la sua comfort zone – da lì sono arrivati 184 dei 236 tiri tentati quest’anno. Tuttavia, alla luce dell’evoluzione del ruolo negli anni, l’assenza di un solido jumper dal míd-range rappresenta un limite su cui lavorare. Lo sta già facendo.
Emoni Bates with 12 points, 3 assists in debut for Memphis. Made a few passes that highlighted clear emphasis on looking for teammates/playing the right way. Usual stuff from Jalen Duren, who still pops more on defense than O, though he hit a nice rise-n-fire mid-range J. pic.twitter.com/n9UzoFVvmy
Detto della capacità intimidatoria da rim protector, nella sua metà campo Duren sconta mancanza di esperienza in termini di posizionamento, in rotazione difensiva o nel taglia-fuori a rimbalzo. Si tratta di errori il più delle volte imputabili a gioventù e sui quali avrà tutto il tempo di riflettere.
Upside
L’età rischia di far passare in secondo piano ogni valutazione, positiva o negativa che sia, portando ad abbagli o bocciature premature. D’altronde gli inesplorati margini di crescita di Jalen Duren in tutti i comparti tecnici si confermano il vero punto forte del giovane da New Castle, Delaware. Il compito degli scout sarà proprio quello di intercettarne la traiettoria di crescita e sviluppo. L’impatto avuto da Robert Williams nella recente serie di NBA Finals, pur persa dai Celtics in sei partite, porta a indicare il lungo dei biancoverdi come modello a cui guardare per l’avvio di carriera.
Draft projection
Diverse squadre coinvolte in zona Lottery saranno chiamate a decisioni riguardanti il reparto lunghi nell’imminente free agency – New York con Mitchell Robinson; San Antonio con Jakob Poeltl la prossima estate. Un’eventuale scommessa su Jalen Duren, in uscita da Memphis, potrebbe anticipare quindi future mosse di mercato.