Secondo le indiscrezioni raccolte da Tim Bontemps, giornalista in forza alla redazione di ESPN, Adam Silver sarebbe propenso ad abbassare l’età minima legale necessaria per dichiarare la propria eleggibilità al Draft NBA. Stando alle regole odierne, infatti, ogni prospetto deve necessariamente compiere 19 anni entro la chiusura dell’anno solare in cui ha luogo il Draft per poter inserire il proprio nome nel novero delle possibili scelte.
Di seguito, le parole di Silver:
“Quando valuto tutti i possibili scenari legati al possibile cambiamento in oggetto, non scorgo alcun lato controproducente. Credo sia la soluzione più intelligente da attuare, anche in virtù della recente diaspora cestistica sposata da molti giovani talenti americani in occasione della loro ultima stagione prima dell’ingresso in NBA. L’età minima legale per dichiararsi eleggibili al Draft verrà abbassata ed è possibile che tale cambiamento verrà ratificato proprio durante il prossimo incontro tra la NBA e l’Associazione giocatori”.
Sebbene fosse stato lo stesso Silver ad aver proposto in passato di alzare tale età minima a 20 anni, il Commissioner si è ora ufficialmente ricreduto:
“Ragazzi molto giovani potrebbero non arrivare sufficientemente pronti né dal punto di vista tecnico né sotto il profilo umano? Forse gli appassionati di NBA sottovalutano un aspetto cardinale del nostro modus operandi; la lega dispone di canali formativi all’avanguardia, tra i quali corsi di preparazione alla vita del cittadino e seminari sulla gestione del denaro e del diritto d’immagine. Il nostro sport è palestra di vita e saremo noi ad aiutare i ragazzi, al di là della pallacanestro, a maturare consapevolmente, costruire il proprio carattere, gestire le pressioni e condurre una vita rispettosa e salutare”.
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