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NBA, Miles Bridges si dichiara non colpevole per le accuse di violenza

La sua prossima apparizione in tribunale è fissata per il 19 agosto

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Al via il processo che vede coinvolto Miles Bridges, accusato dalla moglie di averla aggredita davanti ai loro due figli. Le tre diverse accuse di reato sono state presentate questo martedì dal procuratore distrettuale della contea di Los Angeles George Gascon. Davanti alla corte il numero 0 degli Charlotte Hornets si è dichiarato non colpevole.

Il caso

Il classe ’98 fu arrestato lo scorso 29 giugno dalla polizia della città degli angeli e rilasciato con una cauzione di 130mila dollari. Gli Hornets e la NBA hanno dichiarato di essere al corrente delle accuse di violenza domestica. La lega ha aggiunto di aver indagato queste accuse.

La moglie Mychelle Johnson aveva poi affidato tutti i suoi pensieri ai social media condividendo foto delle sue lesioni e quello che sembrava essere un report medico, riportante i vari colpi e botte subiti. Ha elaborato il tutto attraverso un post su Instagram, poi prontamente rimosso.

Miles Bridges, selezionato con la 12esima scelta al Draft 2018, apparirà nuovamente davanti ai giudici il 19 agosto. Per questo giorno, al momento, è fissata l’udienza preliminare. In base a come finirà la vicenda il giocatore riceverà una sanzione. Potrebbe essergli inflitta una sospensione di oltre 20 gare, come quella che fu data a Jeff Taylor nel 2014 per le accuse di violenza domestica.

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